Contare i giochi da casinò è praticamente impossibile, se dovessimo prendere in considerazione tutti quelli che hanno fatto capolino almeno una volta nelle sale da gioco, o che hanno dato origine ad un’infinità di varianti.
Ce ne sono alcuni, però, molto particolari e poco diffusi. Anzi, a dirla tutta ne esistono diversi che al casinò non si sono mai visti, anche se rientrano nel mondo del gambling. Oggi vi presentiamo i più curiosi: siamo sicuri che ben pochi di voi ci avranno mai giocato.
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Faro
A meno che non abbiate trovato l’elisir di lunga vita, nel qual caso vi invitiamo a condividerlo con noi, difficilmente avrete mai incontrato il faro nei giochi da casinò. Eppure, il faro spopolava nelle sale da gioco degli Stati Uniti e del Canada nel 19° secolo. Addirittura, nel 1882 il faro raccolse da solo più puntate di tutti gli altri giochi messi insieme negli USA.
Gioco di origini europee, il faro prevede l’uso di un mazzo da 32 o (più recentemente) 52 carte. Si gioca con una scatola che contiene una copia di tutte le carte di un dato seme (di solito picche). I giocatori scommettono su quali carte verranno girate dal dealer: più alta, più bassa, in quale sequenza e così via.
Il gioco dava un vantaggio alla casa enorme ed era facilmente “taroccabile”, tanto che in molti casinò si usava uno specchio nella scatola, così che il dealer potesse vedere le carte prima di distribuirle.
Two-Up
Il Two-Up è la versione australiana e “migliorata” del classico lancio della monetina. Si usa una piccola pala di legno, con due incisioni a forma di moneta, note come “kip”, così che si possano lanciare due monete contemporaneamente. Ovviamente sono solo tre i possibili risultati: due testa, due croce, un testa e un croce.
Anche questo non è certo tra i più diffusi giochi da casinò, anche se la sua storia è molto particolare. I soldati australiani ci giocavano spesso durante la Prima Guerra Mondiale; il passatempo è rimasto ed è tipico dell’Anzac Day (il 25 aprile), il giorno dedicato alla commemorazione dei militari caduti in servizio.
TempeIn
Gioco di carte simile al faro, era molto popolare nel Settecento in quella che oggi è la Germania. Nel TempeIn si usa un mazzo da 32 o 52 carte e sostanzialmente le regole ricalcano proprio quelle del faro, solo che al posto della scatola c’è una griglia che prende il nome di “tempio”.
Nel TempeIn, le puntata però sono un po’ differenti rispetto al faro, perché ad ogni mano vengono estratte tre carte: una per il dealer, una per i giocatori e due condivise.
Crown and Anchor
Gioco molto in voga tra i marinai della Royal Navy nel 18° secolo, si gioca con tre dadi speciali e si punta sul risultato. In alcune occasioni speciali, il Crown and Anchor viene giocato alle Bermuda e alle Santa Barbara Islands.
I simboli sono 6: corona, ancora, quadri, picche, fiori e cuori. I giocatori possono piazzare puntate su più simboli, e vincono o perdono in base a quanti degli stessi escono dopo il lancio dei dadi.
Yablon
Anche noto come Red Dog Poker e Acey-Deucey, sebbene le regole possano variare leggermente, lo cablo si gioca con tre carte e i giocatori possono puntare solo sull’esito della terza carta (i semi non contano).
Il gameplay è molto semplice: vengono distribuite due carte e il giocatore deve puntare se la terza avrà un valore compreso tra le prime due. Se le prime due carte sono in sequenza (tipo un 8 e un 9) o identiche, si può puntare sull’eventualità che la terza sia più alta o più bassa.
In alcune varianti, la puntata va incrementata nel caso escano due carte dello stesso valore.
Teen patti
Il teen patti è un gioco originario dell’India, simile all’inglese three-card brag. Come nel poker, il teen patti ha le sua fasi di puntata e di gioco, e si sviluppa attraverso un deck di 52 carte, potendo ospitare fino a 10 giocatori per volta.
L’obiettivo del teen patti è avere la miglior mano a tre carte possibile. Le carte vengono distribuite soltanto una volta, senza possibilità di cambio.
Esistono numerose varianti: alcune usano più di tre carte per giocatore, altre carte jolly e altre ancora carte comuni.
Trente et quarante
Forse il più famoso tra i giochi da casinò meno diffusi, il trente et quarante (o rouge et noir) è un gioco di carte francese originario del 17° secolo e ancora disponibile in alcune sale da gioco europee.
Per giocarci occorre un tavolo speciale con due dealer, 6 mazzi di carte da 52 e… tanta fortuna, ovviamente. Le carte vengono distribuite in due file, una che rappresenta il rosso e una che rappresenta il nero. Ciascuna carta ha il proprio valore nominale, con l’asso che vale 1.
Si distribuiscono carte fino a quando in ciascuna fila il totale è compreso tra 30 e 40: la fila che va più vicina al 30 vince. I giocatori hanno quattro possibilità di puntata: la fila vincente (rosso o nero), la fila vincente che abbia lo stesso colore della prima carta uscita in quella fila o la fila vincente che abbia il colore opposto rispetto alla prima carta uscita in quella fila.