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Casinò online nuove concessioni in Italia

La rivoluzione del gioco online italiano: attive le nuove concessioni, skin vietate, la migrazione dei conti gioco!

Da poche ore stiamo assistendo a un passaggio epocale nella storia dei gioco online italiano, con la scadenza formale delle vecchie concessioni (e di un sistema regolatorio che è durato circa 10 anni) e con l'ingresso delle nuove, con nuove regole (impattanti sul mercato) rivoluzionarie previste dal decreto legge n. 41 del 2024 e attuate dall'Agenzia delle Dogane (ADM) e dei Monopoli.

Sarà un mercato più ristretto, in mano a pochi eletti (si passa da circa 400 piattaforme tra concessionari e skin a 52). Se fino a 20 anni fa, la forza del sistema concessorio italiano era quello di assecondare la libertà d'impresa (principio dei Trattati UE) per espandere il mercato legale e quindi cercare di erodere quote al black market, oggi, la filosofia è esattamente il contrario.

Con il decreto 41/2024, è un settore che si trasforma e si ispira più a un oligopolio, in mano solo a 52 concessionari, tutti molto solidi sotto il profilo finanziario.

Nuove concessioni: il regime transitorio

C'è però da sottolineare che ogni rivoluzione non si attua in un solo giorno. Da oggi, 13 novembre, si entra in una sorta di regime transitorio. Cosa prevede questa fase?

  • Sono valide le nuove concessioni
  • Entro il 14 maggio 2026 gli operatori dovranno adeguare i loro sistemi sotto il profilo tecnico
  • I Concessionari inoltre dovranno adeguare e integrare i nuovi sistemi di controllo di ADM
  • Aggiornare i giochi secondo le interfacce, in base alle direttive tecniche di ADM
  • Garantire la migrazione dei clienti dalle vecchie alle nuove piattaforme

Il regime transitorio durerà fino al 14 maggio 2026.

Gioco online, nuove concessioni: una rivoluzione silenziosa

La rivoluzione del gioco online italiano non ha il fragore dei grandi annunci: procede in silenzio, con scadenze tecniche, circolari, adeguamenti informatici, nel silenzio dei media. Ma le conseguenze sono enormi.
Con l’entrata in vigore delle nuove concessioni Adm — formalmente dalla mezzanotte di ieri, operativamente dalle 7 di stamani — cambia la struttura profonda dell’intero settore.

Aumentano i costi per gli operatori, crescono le garanzie per i giocatori (le vedremo e analizzeremo a parte) e si riduce drasticamente il numero di domini autorizzati. È l’Italia che si fa più europea: un mercato più controllato, più costoso, più formalizzato. Un mercato che sarà sempre più in mano alle grosse aziende, mentre le piccole riscontreranno difficoltà.

I costi rilevanti per le concessioni

Gli operatori hanno appena versato la seconda tranche della “fee” per ottenere la concessione ADM: 3 milioni che si aggiungono ai 4 già pagati.

Totale: 7 milioni per ogni concessione, un record, nessun paese in Europa è arrivato a un costo del genere.

Ben 364 milioni affluiscono direttamente al Ministero dell’Economia, superando ogni previsione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Si sente la mano pesante dello Stato, più fiscale che regolatoria: il governo incassa, le aziende pagano, i giocatori osservano.

La grande potatura: da oltre 400 siti a soli 52

Il cambiamento più radicale riguarda la scomparsa delle “skin” (da oggi vietate): i siti affiliati che proliferavano sotto una singola concessione. Una giungla digitale che nelle intenzioni del regolatore viene ora sostituita da un bonsai iper-controllato.

Solo 52 operatori autorizzati, oltre 350 siti dovranno sparire.

È una concentrazione senza precedenti, che da una parte favorisce i controlli e dall’altra innalza nuove barriere d’ingresso. Il mercato diventa più sicuro per i giocatori, certo, ma anche più oligopolistico: pochi attori con capitali robusti, costi elevati, e un ruolo para-istituzionale.

Il caos della migrazione: il 60% dei giocatori ancora all'oscuro di tutto

C’è però un grosso problema: la maggior parte dei giocatori non sono stati informati dai concessionari. Non è una loro colpa loro, ma per silenzi e ritardi degli operatori.

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli lo dice senza giri di parole: il 60% dei titolari di conti attivi non ha effettuato la sub-registrazione verso i nuovi domini autorizzati.

Tradotto: milioni di utenti non sanno che il loro conto dovrà essere migrato, e tra poche ore potrebbero trovarsi davanti a un sito che non consente più di giocare, ma solo di prelevare. Avranno tempo per mettersi in regola entro il 31 dicembre.

Un limbo digitale: regole che si impongono dall’alto, cittadini che si adeguano a posteriori.

Per questo, fino al 31 dicembre, i siti “cessati o confluiti” rimarranno online solo come bacheche informative. Una misura di tutela.

rivoluzione gioco online
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La circolare dei Monopoli: "i concessionari non hanno informato i giocatori"

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha emanato una circolare a firma del dirigente Antonio Giuliani, ricordando la procedura prevista dall' art.6 del decreto legislativo 25 marzo 2024, n.41.

“il 12 novembre alle ore 23.59.59 cesserà l’efficacia delle attuali concessioni per la raccolta del gioco a distanza e, come previsto dall’articolo 4.6. delle Regole Amministrative, a decorrere dalle ore 00.00 del 13 novembre sarà possibile, per codesti aggiudicatari, procedere all’effettiva assunzione del servizio del gioco derivante dalla concessione rilasciata da attivarsi non oltre sei mesi dal rilascio della concessione”.

“Al fine dell’attivazione del servizio, codesti aggiudicatari dovranno procedere, al preventivo versamento della seconda tranche del corrispettivo una tantum, pari a 3 milioni di euro per concessione aggiudicata, sul capitolo di entrata di capo V, n. 2337. Entrate derivanti dalla partecipazione alla procedura selettiva per l’affidamento delle concessioni per l’esercizio e la raccolta dei giochi pubblici attraverso il canale a distanza”.

“Come già noto a tutti gli aggiudicatari, onde evitare soluzioni di continuità nella raccolta e consentire a tutte le Società di avere il tempo necessario per adeguare i propri sistemi di raccolta dei giochi pubblici alla nuova disciplina tecnica introdotta con gli atti di gara, l’attivazione effettiva del gioco, secondo le modalità previste dalle Regole Tecniche, deve avvenire entro sei mesi dal rilascio della concessione”.

La facoltà accordata ai concessionari che non esclude la possibilità di avviare la concessione, sin dal 13 novembre 2025, secondo le disposizioni delle regole tecniche della gara. In questa prospettiva, è auspicabile che l’esordio delle nuove modalità di raccolta avvenga prima della scadenza del termine, sia per dare effettività alle nuove regole concessorie, sia per evitare sovrapposizioni e ingorghi dei sistemi tecnologici che potrebbero verificarsi allorché tutti i concessionari attivassero i loro sistemi a partire dal 14 maggio 2026”.

"oltre il 60% dei titolari di conti di gioco attivi non ha effettuato sub-registrazioni nel periodo esaminato. Conseguentemente, i titolari dei conti di gioco interessati non sono stati raggiunti da alcuna comunicazione riguardo all’avvio delle nuove concessioni”.

Agenzia delle Dogane e dei Monpoli - Circolare ai concessionari

ADM lancia l'allarme sui conti gioco delle Skin

I Monopoli lasciano trasparire molta preoccupazione sul tema delle subregistrazioni (il passaggio dei conti gioco dalle skin ai conti dei concessionari titolari) che sarebbero dovute avvenire tra l' 8 ottobre 2025 e il 31 ottobre 2025. Secondo AMD però "oltre il 60% dei titolari di conti di gioco attivi non ha effettuato sub-registrazioni nel periodo esaminato. Conseguentemente, i titolari dei conti di gioco interessati non sono stati raggiunti da alcuna comunicazione riguardo all’avvio delle nuove concessioni”.

Il tema caldo quindi riguarda la migrazione dei conti gioco delle Skin e i relativi saldi dei giocatori:

"Il 60% dei titolari di conti di gioco attivi non ha effettuato sub-registrazioni". E fa specie il fatto che Piazza Mastai punti il dito contro gli operatori:

"i titolari dei conti di gioco interessati non sono stati raggiunti da alcuna comunicazione riguardo all’avvio delle nuove concessioni".

I giocatori quindi non sono stati raggiunti dalle necessarie comunicazioni della maggior parte dei concessionari. I players devono prestare il loro concenso alla migrazione verso il concessionario titolare.

Il periodo transitorio per i siti cessati (come le skin)

Fino al 31 dicembre le piattaforme non saranno rimosse (ma non potranno raccogliere gioco con vincita in denaro). ADM specifica che si tratta di siti che fanno capo a operatori “cessati o confluiti nei concessionari aggiudicatari"

Su queste piattaforme da oggi sarà pubblicata "unicamente una comunicazione, in forma statica, contenente informazioni ai giocatori riguardo alle modalità di prelievo (per i concessionari che termineranno la raccolta del gioco questa sera o per i giocatori che non intendano accettare il nuovo contratto di gioco) e di rinvio al sito del concessionario su cui potranno continuare ad usufruire dei servizi offerti". 

La tutela dei saldi dei giocatori: le info necessarie

Secondo la circolare di ADM: Al fine di tutelare i giocatori che vogliano effettuare il prelievo delle somme giacenti sul conto di gioco ovvero siano intenzionati a continuare ad usufruire dei servizi di gioco e per fornire la massima informazione, in deroga alle disposizioni dettate con la circolare n. 671665 del 28 ottobre 2025 e, comunque, fino al 31 dicembre 2025, è consentito a codesti concessionari, di non richiedere la rimozione dei siti da parte dei “Fornitori di connettività alla rete Internet (ISP)” nei server DNS, fermo restando il divieto di re-indirizzamenti. Sui siti pre-esistenti e non più utilizzabili (in quanto skin o facenti capo ad operatori cessati o confluiti nei concessionari aggiudicatari) dovrà, unicamente, essere presente una comunicazione, in forma statica, contenente, unicamente, informazioni ai giocatori riguardo alle modalità di prelievo (per i concessionari che termineranno la raccolta del gioco il 12 novembre p.v. o per i giocatori che non intendano accettare il nuovo contratto di gioco) e di rinvio al sito del concessionario su cui potranno continuare ad usufruire dei servizi offerti (per i concessionari aggiudicatari che hanno cambiato sito o chiuso le skin)”,

Cos'erano le skin nel mercato italiano

Abbiamo visto che le nuove regole prevedono il divieto delle skin. Ma cosa erano (parliamo al passato visto che da oggi, 13 novembre, non sono più attive per la raccolta dei giochi in Italia).

Le skin nel gioco online italiano erano siti differenti che operavano però - sotto il profilo tecnico - sotto la stessa piattaforma di gioco e lo stesso concessionario ADM. In pratica condividevano con il concessionario software, liquidità dei giocatori, tornei e assistenza tecnica, ma cambiavano brand, grafica, promozioni e modalità di comunicazione. Per l’utente l’esperienza di gioco era identica sul piano tecnico, mentre il vantaggio delle skin era di offrire diversi “porti d’ingresso” allo stesso network, permettendo al concessionario di raggiungere pubblici differenti restando pienamente dentro la normativa italiana.

I proprietari delle skin avevano con il concessionario un semplice contratto di promotore di giochi. Si è trattata di una figura ibrida e intermedia, non erano titolari di concessione ma raccoglievano gioco per conto terzi.

La svolta etica: nasce la tassa per il gioco responsabile

La nuova disciplina impone anche un obbligo innovativo: gli operatori dovranno versare lo 0,2% dei ricavi lordi a una commissione governativa che finanzierà campagne di gioco responsabile. È un’idea che riecheggia modelli anglosassoni: meno proibizionismo, più prevenzione.

Inoltre sono elevati alcuni standard di sicurezza:

• fideiussioni più severe (nelle regole di accettazione)
• scadenze fiscali rigide
• controlli standardizzati

Una governance che .- in teoria - tende a ridurre le zone grigie.

Le ricariche nei punti vendita

Viene introdotta una riduzione progressiva delle ricariche con mezzi non tracciabili nei punti vendita sul territorio, il tetto massimo è di 100 euro alla settimana. L’obiettivo dichiarato è chiaro: contrasto al gioco minorile e al riciclaggio.

L’obiettivo implicito è un altro: portare gradualmente tutto su circuiti tracciabili. Per i controlli nei flussi di raccolta del gioco pubblico, sappiamo bene che il contante rappresenta un problema, a livello di compliance per l'anti-riciclaggio.

Quindi:

  • progressiva riduzione dell’uso di strumenti non tracciabili
  • limite massimo di 100 euro settimanali
  • rafforzamento del contrasto al gioco minorile e al riciclaggio

Il sistema si orienta in direzione di una società cashless, più trasparente e più controllata.

Gioco online: un mercato che cresce

Il paradosso finale è qui: mentre si stringono le maglie e aumentano costi e controlli, il settore cresce. Negli ultimi cinque anni, i giochi che hanno trainato il settore sono sempre gli stessi: casino online games (slot e table games) e scommesse sportive. Alcuni numeri:

  • 2024: spesa totale online 5 miliardi
    • 1,1 miliardi in tasse
    • 3,8 miliardi alla filiera
  • 2025 (stima): quasi 6 miliardi
    • con 1,5 miliardi attesi per lo Stato

Gli operatori pagano più tasse. Lo Stato incassa di più. La domanda cresce, il numero delle concessioni diminuiscono (meno concorrenza legale ma più concorrenza del mercato nero).

In particolare per il mercato dei casinò online legali si ridurrà drasticamente l'offerta che sarà solo di 52 operatori a spartirsi uno dei settori mondiali più interessanti per tutti gli operatori. L'Italia è uno dei primi mercati nel globo considerando che negli USA, solo pochi stati hanno autorizzato i casinò games (vedi New Jersey).

Ci sono però delle novità anche per i giocatori interessanti, ve le spiegheremo in nuovi contenuti in via di pubblicazione nelle prossime ore e giorni. Seguiteci!

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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