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Il casinò lo tratta come tutti gli altri clienti, Lewis Hamilton si infuria: chi ha ragione?

Avere come cliente od ospite un giovane vip multimilionario è qualcosa di simile a "oro puro" per un qualsiasi casinò del pianeta terra, ma evidentemente non per lo Sky City di Auckland, in Nuova Zelanda. Così pare, leggendo le polemiche scatenate da un tweet del campione del mondo in carica di Formula 1 Lewis Hamilton.

Il 31enne pilota britannico, già in Australia per il GP inaugurale della nuova stagione che partirà proprio questo weekend a Melbourne, lunedì scorso aveva scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza in Nuova Zelanda, paese che non aveva mai visitato prima.

Tra le varie attività di Hamilton c'è stata una visita allo Sky City Casinò di Auckland, dove però la sua esperienza è durata pochissimo. Pare infatti che gli sia stato richiesto di non indossare cappellino sponsorizzato e occhiali da sole, in quanto vietati dal regolamento. Accettata a malpartito questa richiesta, Hamilton sarebbe stato ripreso nuovamente dallo staff della casa da gioco mentre faceva dei selfie con altri clienti, che lo avevano evidentemente riconosciuto.

Inbufalito, Lewis lascia il casinò e poi twitta così

hamilton-tweet"Non andate mai allo Sky City Casinò di Auckland, mi hanno trattato di m****. Non riesco a credere quanto siano stati cafoni. La peggiore esperienza di sempre in un casinò!" Il tweet è rimasto online appena qualche minuto, prima di venire rimosso, ma poichè Hamilton ha circa 3,2 milioni di follower, ciò è stato comunque sufficiente a scatenare una polemica gigantesca. A stretto giro è arrivata la replica dello Sky City

"Ci spiace sentire che Lewis Hamilton non si sia divertito da noi la notte scorsa. Siamo orgogliosi del nostro livello di ospitalità e attendiamo di conoscere maggiori dettagli da parte sua". Tuttavia nessun ulteriore dettaglio è giunto, anche se una foto pubblicata da Lewis qualche ora dopo, che lo vede ritratto alla Paris fashion week insieme a uno stuolo di modelle e che è accompagnata dal testo "qui sì, che mi ero divertito", pare confermare le voci sul fastidio per l'inflessibile divieto di scattare foto e selfie all'interno della casa da gioco.

I problemi di Hamilton in Nuova Zelanda non sono finiti allo Sky City, perchè a destare ulteriore polemica c'è stato anche un video girato dal campione britannico a bordo di una Harley-Davidson presa a noleggio, mentre gira per le strade di Auckland. La legge neozelandese vieta l'uso di cellulari mentre si è alla guida di auto o moto, quindi una pesante multa sarebbe in arrivo. A fargli il solletico, naturalmente.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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