Tutti sapevano che era meglio non fare aspettare Kerry Packer quando decideva di entrare in un Casino e giocare a modo suo.
A modo suo, sì, perché parliamo di uno che faceva il bello e il cattivo tempo quando entrava nelle case da gioco statunitensi e australiane, a colpi di assegni con gli zeri accompagnati da altri zeri, mai meno di 5...
La vita di un signore vero e proprio
L'uomo che alla fine del secolo scorso fu riconosciuto come l'uomo di affari più ricco dell suo Paese natio, sapeva essere molto, ma molto generoso.
Piuttosto attento alle persone meno facoltose, Kerry Packer nacque a Sidney, in Australia, nel 1937 e norì all'età di 68 anni sempre nella stessa città per via dell'ennesimo infarto ( si parla di almeno 8 colpi al cuore ) anche per via delle innumerevoli sigarette cattivissime compagne della sua vita. Noi di Assopoker gli abbiamo regalato spesso e volentieri la nostra attenzione.
Se avete tempo, modo e voglia, leggete gli articoli che abbiamo scritto negli anni per lui, ci sono delle chicche davvero curiose.
Una delle sue caratteristiche era la classe. Giocatore d'azzardo incallito, sapeva comportarsi anche di fronte alle perdite più ingenti. Non perdeva quasi mai la calma ed era spesso riconoscente verso i piccoli gesti.
Piccolo inconveniente al tavolo per Kerry Packer
In una delle sue scorribande notturne alla ricerca dell'adrenalina che il gioco riusciva a dargli, Kerry Packer decise di fare visita ad uno dei Casinò che all'epoca era stato appena aperto.
Siamo nel 1989 e il Mirage di Las Vegas era stato inaugurato da pochi mesi. Packer fece irruzione proprio nella sala dei giochi francesi del Mirage. Il suo ingresso, solitamente accompagnato dagli sguardi dei presenti, tutti a conoscenza delle gesta lavorative dell'uomo di affari australiano, considerato come la vera e propria icona dei media australiano nel secolo scorso, fece come al solito scalpore tra i giocatori.
Il desiderio di Kerry Packer in quella notte, era di giocare a baccarat. Ma quando arrivò gli fu riferito che il tavolo a lui riservato non era ancora pronto. Non si riusciva a trovare la chiave che avrebbe aperto il bussolotto del materiale per cominciare la sessione di gioco.
Il croupier al posto giusto, nel momento giusto
Chi conosce le dinamiche dei Casino sa bene che i tavoli cosiddetti "VIP" necessitano di tutta una serie di attenzioni verso il cliente che differiscono da quelle per i clienti standard.
Riservatezza, materiali di ultima generazione, il personale più preparato eccetera.
Ma prontezza e spirito di presenza, furono i requisiti del croupier che decise di prendere un portacenere di cristallo per forzare il bussolotto del materiale.
La sessione fu salva e andò discretamente bene per il gambler australiano che, dopo una vincita cospicua, decise di accendere una scommessa del valore di $100.000 a favore del personale e del croupier di cui sopra.
Non è mai stato dato sapere se quella scommessa al baccarat fu vinta o persa. Si sa solo che rimase nell'aria la dolce essenza della classe di un uomo unico nel suo genere.