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Il luogo più luminoso della Terra? Non è Las Vegas e nulla ha a che fare coi Casinò

Negli ultimi decenni si è pensato che il posto più luminoso del pianeta Terra fosse la Strip di Las Vegas, ma in effetti questa teoria è stata messa in discussione e sfatata, da una ricerca che ha fatto capo i siti più "nerd" del settore.

Questo tipo di credenza, non ha una valenza scientifica di importanza capitale, è semplicemente una curiosità di cui, ciclicamente, si occupa questo o quell'altro portale scientifico o questa o quell'altra applicazione che fa capo a questo tipo di ricerche.

La Strip? Non scherziamo

L'esigenza di rendervi partecipi di questa curiosità, parte da un articolo scritto qualche mese fa da Casino.org, ripreso all'inizio di marzo da Corey Levitan, che ne ha curato la rivisitazione.

Il pezzo prende come riferimento il programma "Cubby and Christine in the Morning", che il 25 maggio del 2022, fece un sondaggio tra i suoi ascoltatori, chiedendo quale fosse il posto più luminoso della Terra, mettendo in palio quattro biglietti per assistere ad uno spettacolo del Cirque du Soleil al Prudential Center.

Quei biglietti furono vinti da un ascoltatore che, per primo, rispose alla domanda citando Las Vegas e la sua Strip. Ma i biglietti sarebbero dovuti andare a qualcun altro.

Come si misura la luminosità di un posto

L'interessante pezzo di ricerca, non si è fidato della risposta dell'ascoltatore e ci ha voluto vedere più chiaro, anche e soprattutto grazie alla mail recapitata al sito da Jurij Stare, fondatore di "lightpollutionmap.info", un'applicazione che rende visibili le fotografie scattate nottetempo dal satellite SWAMI della NASA nell'ultimo decennio.

"Determinare con certezza il luogo più luminoso della Terra, per miglio quadrato, non è stato ancora fatto, ma si potrebbe", dice Stare, "Quello di cui hai bisogno è un analista GIS che faccia alcune statistiche zonali sui set di dati VIIRS, ma ciò richiederebbe un sacco di lavoro manuale per selezionare le aree e annotare i dati".

Si è poi passati all'artiglieria pesante, visto che è stato contattato uno dei migliori luminari su piazza, Fabio Falchi, ricercatore presso l'Istituto di Scienza e Tecnologia dell'Inquinamento Luminoso di Thiene.

Falchi, che conosceva la app di Stare, ha fatto notare come esistessero almeno un centinaio di zone rosse, il colore che mette in evidenza le zone più luminose del pianeta, molto accese, almeno quanto quella in corrispondenza della Strip.

Falchi ha indicato quella che più lo ha impressionato, facente capo alla zona del distretto di Chau Thanh in Vietnam, vicino a Saigon, la quale, zoommata, ha prodotto un risultato sorprendente.

Per la stessa identica area, l'emissione luminosa totale di Chau Thanh misurava 335 nanowatt per centimetro quadrato, contro i 245 della Striscia. Il 37% più luminoso!

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Di cosa si tratta?

La ragione è tanto semplice quanto curiosa: quella luce arrivava da una gigantesca distesa di campi coltivati e illuminati a giorno, che, udite udite, vengono visitati anche dai turisti, da quanto siano caratteristici, visto che le agenzie di viaggio organizzano dei tour notturni di questi campi illuminati.

Tra di essi c'è "Innoviet". descritto sul proprio sito "come un migliaio di stelle che brillano sul terreno dove puoi semplicemente catturare questo momento con i tuoi occhi nudi a distanza ravvicinata".

Il luogo più luminoso sulla Terra, misurato dalla luminosità per miglio quadrato, non è, dunque, la Strip di Las Vegas.

"È troppo tardi per vincere i biglietti per il Cirque du Soleil?" Falchi ha scherzato.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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