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Mega collusion ai tavoli di baccarat del Marina Bay: "sindacato" vince $ 1,4 milioni

Ben 14 gamblers asiatici, 13 thailandesi e un businessman originario del Laos, hanno sbancato i tavoli di baccarat del Marina Bay Sands, a Singapore, per 1,41 milioni di dollari. Sono però stati incriminati per truffa aggravata. Secondo i manager del casinò, gli uomini avevano usato un metodo fraudolento per assicurarsi le preziose chips.

Per gli avvocati difensori invece le vincite sarebbero maturate in maniera legittima. Ma procediamo con ordine.

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In questa foto l'action ai tavoli di baccarat del Marina Bay durante un tournament nel 2015

La mente della banda dei truffatori era - secondo la pubblica accusa - il 53enne businessman asiatico Sengmanivong, deceduto in questi giorni, apparentemente per un attacco di cuore. Il suo avvocato Shashi Nathan ha prodotto al giudice il certificato di morte. Purtroppo l'uomo non potrà più difendersi dalle incriminazioni mosse a suo carico.

Questo sindacato di scommettitori era stato organizzato proprio dal ricco uomo d'affari: i 13 uomini thailandesi (ed altre persone non identificate) avevano messo in atto uno schema fraudolento il 6 e 7 maggio del 2013 al Marina Bay, il celebre hotel casinò di Las Vegas Sands.

Come? Erano a conoscenza di una sequenza di carte che gli avrebbe permesso di effettuare una serie incredibile di scommesse vincenti per 1,4 milioni. Per gli avvocati difensori si tratterebbe di vincite legittime.

Sempre secondo l'accusa, Sengmanivong aiutò - nella notte del 6 maggio 2013 - gli accusati a rubare parecchi mazzi di carte non utilizzati, in un armadio della room Paiza, la stanza riservata ai VIP high roller del Marina Bay.

Dopo 100 giorni, i procuratori hanno chiuso le indagini ed ora formuleranno le accuse per il probabile rinvio a giudizio. Gli indagati rischiano fino a 7 anni di reclusione, inoltre dovranno pagare una mega multa.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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