Muore all'età di 82 anni Elaine Wynn, la regina dei Casinò di Las Vegas. Oltre ad aver co-fondato l'operatore di casinò che porta il suo stesso nome e quello naturalmente dell'ex marito Steve (Wynn Resorts), ha finanziato la costruzione del Bellagio e del Mirage, ma anche del Golden Nugget e dell'Encore.
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Addio ad Elaine Wynn: la vita della regina dei Casinò di Las Vegas
La causa della morte di Elaine Wynn non è stata rivelata. Quello che è certo, è che a 82 scompare una figura portante del mondo dei casinò. Conosciuta anche come 'Miss Las Vegas', è stata un'attiva filantropa della città del Nevada.
Elaine Wynn è stata sposata con l'ex presidente e CEO di Wynn Resorts, Steve Wynn. Con l'ex marito ha co-fondato Wynn Resorts e ha finanziato la costruzione di alcuni degli hotel più famosi della città del peccato. Ha svolto anche un ruolo attivo all'interno della comunità educativa del Nevada, ricoprendo diversi incarichi a livello locale, statale e nazionale.
La Elaine P. Wynn & Family Foundation ha rilasciato il seguente comunicato in seguito alla notizia della scomparsa della regina dei Casinò di Las Vegas:
"Ha avuto un ruolo determinante nel dare forma alla moderna Las Vegas, dal Golden Nugget, dove ha infuso un tocco di lusso alla gola scintillante, al Mirage, stabilendo il paradigma per tutto ciò che è seguito, inclusi i resort Bellagio, Wynn ed Encore".
Viene sottolineato, inoltre, che tutti gli ultimi cinque governatori dello stato del Nevada, provenienti da entrambi i partiti politici, si sono rivolti ad Elaine Wynn per consulenza in materia di istruzione.
Il turbolento rapporto tra Elaine e Steve e la Wynn Resorts
Possiamo definire quantomeno turbolenta la relazione tra Elaine e Steve Wynn. I due si sono sposati nel 1963, per poi divorziare nel 1986, e risposarsi una seconda volta cinque anni dopo. Questo non ha però impedito una seconda separazione, nel 2010, che ha sconvolto il mondo gossipparo di Las Vegas ma anche gli equilibri dell'industria dei casinò mondiali.
Da essa è infatti derivato un accordo da 1 miliardo di dollari, con la promessa di Steve di mantenere l'ex moglie nel consiglio di amministrazione di Wynn Resorts, considerando anche al numero importante di azioni in mano a Elaine. Si tratta solo del preludio di ciò che sarebbe successo di lì a pochi anni.
Nel 2018, infatti, il Wall Street Journal pubblica un articolo dettagliato nel quale muove diverse presunte accuse a sfondo sessuale contro Steve Wynn, costringendolo a lasciare l'operatore di casinò da lui stesso fondato.
Si vocifera che Elaine Wynn abbia contattato alcune donne dello staff con cui il suo ex marito avrebbe avuto contatti, spingendole a denunciare dettagliatamente i maltrattamenti subiti. Sarà vero?
Sostenitrice principale del "me Too"
Elaine Wynn diventa di lì a poco uno dei primi volti del movimento "Me Too". L'ex marito, invece, abbandona definitivamente l'industria del gioco d'azzardo dopo soli due anni dall'essersi descritto come "uomo brillante" in un'intervista a Town & Country.
Steve ha provato a sostenere con forza un complotto orchestrato dalla ex moglie ai suoi danni. Un imbroglio che avrebbe quasi causato all'azienda la perdita della licenza di gioco per l'Encore Boston Harbor, l'unico hotel casinò negli Stati Uniti al di fuori di Las Vegas.
Nel 2019, un membro del consiglio di amministrazione del Wynn Resorts di nome Patricia Mulroy, ha denunciato una certa responsabilità di Elaine Wynn per quanto riguarda la presunta condotta sessuale inappropriata del suo ex marito.
Elaine Wynn ha poi negato di aver insabbiato il fatto, che è stato indagato dalla Massachusetts Gaming Commission (MGC), esponendo comunque l'operatore a serio rischio di confisca della licenza.
L'attività di Elaine Wynn al di fuori dei Casinò di Las Vegas
Elaine Wynn lascia un'eredità molto positiva al di fuori dell'industria videoludica. Oltre al suo impegno nell'istruzione, era attiva anche nella comunità artistica di Las Vegas e, più in generale, del Nevada.
Sempre nel comunicato stampa pubblicato dalla sua fondazione, la Elaine P. Wynn & Family Foundation, si legge:
"Il suo impatto si è esteso ben oltre l'esperienza di Las Vegas. Al Los Angeles County Museum of Art (LACMA), insieme a Michael Govan, la signora Wynn si è fatta promotrice dell'accessibilità alle arti, un impegno che ha arricchito il tessuto culturale della comunità. La sua leadership è stata caratterizzata da grazia e ambizione, garantendo che l'arte rimanesse una parte essenziale della nostra esperienza condivisa. La sua collaborazione, recentemente annunciata, con l'architetto Francis Kere, vincitore del Premio Pritzker, per la costruzione del Las Vegas Art Museum in collaborazione con il LACMA è un altro esempio del suo impegno per le arti culturali a Las Vegas".
Muore la regina dei Casinò di Las Vegas: la questione eredità
Quando muore la regina delle sale da gicoo di Las Vegas la domanda è, che ne sarà della sua eredità? Elaine Wynn lascia due figlie e sette nipoti. Ha mantenuto un ruolo all'interno del consiglio di amministrazione di Wynn Resorts fino al 2015, quando il l'ex marito Steve ha ottenuto la sua estromissione, innescando ulteriori contenziosi.
Dopo che Steve Wynn ha venduto la sua quota alla società Wynn Resort International, Elaine è diventata la maggiore investitrice individuale di Wynn, detenendo l'8% delle azioni. Con il controllo di oltre il 12% del capitale, è Tilman Fertitta (prossimo ambasciatore americano in Italia) a detenere ora il titolo di maggiore investitore dell'azienda.
Né Wynn Resorts né la Elaine P. Wynn & Family Foundation hanno commentato i possibili piani per le azioni Wynn di Elaine.
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