Allacciate le cinture, perché la storia che stiamo per raccontarvi – quella di Tony Carleo – è talmente assurda non solo da essere vera, ma da poter diventare tranquillamente la trama di un heist – o “film da colpo grosso”, per dirla all’italiana.
Spoiler alert: la storia finisce male, per Tony Carleo. Ciononostante, state per leggere come un uomo sia stato capace non solo di rapinare uno dei casinò più grossi e famosi di Las Vegas, ma di come sia pure riuscito a spassarsela per settimane, addirittura dormendo in una suite all’interno dello stesso casinò!
In questo Articolo:
Gioco, droga e poca voglia di lavorare
Dicembre 2010, Las Vegas. Tony Carleo ha ben poca voglia di lavorare e un certo gusto per la droga – cocaina e ossicodone su tutte. Ci ha provato a rigare dritto, ma ha finito per dichiarare bancarotta e a mettersi a spacciare per sbarcare il lunario.
L’americano, di chiare origini italiane, arriva nella Sin City a 29 anni per indulgere ad un altro dei suoi vizietti: il gambling. Poker, baccarat, dadi, blackjack, scommesse sportive: basta che si giochi – possibilmente tanto e a lungo – e per Tony Carleo è una bella giornata.
Va detto che l’italoamericano non è propriamente un fenomeno, soprattutto a poker. Infatti perde subito quelle poche migliaia di dollari che gli erano rimaste, sperperandole in cash game assolutamente fuori bankroll. E in quel momento gli viene un’idea…
L’incredibile colpo di Tony Carleo
Dopo aver derubato il Suncoast Casino, giusto per prendere le misure, Tony Carleo decide di provare il colpo della vita: derubare il Bellagio di Las Vegas. Così, armato di pistola, in sella alla sua moto e col volto coperto da un casco riesce con cautela ad entrare nel casinò, arrivare nella sala da gioco, scatenare il caos e scappare con un bottino da 1,5 milioni di dollari in chip.
Non che derubare un casinò a Las Vegas sia proprio un’impresa da niente, ma paradossalmente il difficile sarebbe arrivato poi: come incassare quella fortuna senza dare nell’occhio? La risposta di Tony Carleo è tanto semplice quanto geniale: continuando a giocare al Bellagio.
Il giorno dopo la rapina, Carleo torna al Bellagio un po’ nervoso. Ma una volta all’interno del casinò, si rende conto che nessuno lo degna neppure di uno sguardo e che tutto sembra tranquillo. Così si mette a giocare con le sue chip rubate, arriva a fine serata, va alla cassa, cambia il suo stack in dollari… e tutto fila liscio.

Dalle stelle…
Tony Carleo è abbastanza furbo da non cercare mai di cambiare le chip da $25.000: tutti i casinò hanno un database con i giocatori che hanno vinto o giocato chip di grosso taglio, nel quale naturalmente l’italoamericano non è presente. Se provasse a cambiare una chip del genere, verrebbe immediatamente pizzicato.
Per il resto, tutto fila liscio: Tony gioca, vince, (soprattutto) perde, cambia le chip e se la gode. A maggior ragione quando il Bellagio decide di offrigli una suite da $600 a notte. Un comportamento tipico di ogni casinò, non appena individua un high roller.
alle stalle…
A Tony Carleo il gioco piace, ma come dicevamo non è una cima. Infatti perde, e perde tanto, fino al punto da esaurire le chip di piccolo taglio o quasi. A questo punto deve per forza trovare un modo per cambiare i pezzi da $25.000.
Arriva addirittura a iscriversi sul forum di Two Plus Two, dopo aver letto il post di un utente che parlava proprio della rapina al Bellagio e del ‘Biker Bandit’, com’era stato soprannominato. Si iscrive perché tra le risposte al topic legge la domanda di un giocatore che, per curiosità, chiede: “Quante chip inutilizzabili da 25.000 cambiereste per chip di piccolo taglio?”
Qui Carleo commette il primo errore che darà il via al suo disastro: contatta l’utente in questione e gli spiega di essere lui ad aver effettuato la rapina al Bellagio, mandandogli anche le foto delle chip da $25.000 come prove. L’utente segnala tutto alla polizia di Las Vegas che inventa un piano per stanare il ‘Biker Bandit’.
La fine di Tony Carleo
Giorni dopo, mentre è seduto ad un tavolo cash, Tony Carleo viene approcciato da tale Kian Kaveh, un dottore con la passione per il poker. Il dottore, chiacchierando, dice di aver sentito di un tizio disposto a scambiare chip da 25.000 dollari. Qui l’italoamericano avrebbe dovuto tagliare la corda e sparire per sempre, ma un po’ la droga in corpo e un po’ il delirio di onnipotenza spingono Tony ad andare avanti.
Così, Carleo conosce un amico di Kaveh, tale Dominic, che si dice interessato allo scambio. I due si frequentano per un po’: Dominic arriva a conquistare la fiducia di Tony, tanto che alla fine questi accetta il fatidico scambio tra chip e cash.
Peccato per Tony Carleo che Dominic fosse in realtà Mike Gennaro, poliziotto sotto copertura con un passato all’FBI. L’italoamericano viene dunque arrestato e condannato a 9 anni di carcere.
Così, sette settimane dopo aver messo a segno uno dei colpi più pazzeschi nella storia di Las Vegas, Tony Carleo esce dal Bellagio per entrare in una cella del Lovelock Correctional Center. Con una storia da tramandare ai posteri e poco altro.