Si allarga l’indagine della presunta truffa messa in atto dal “cartaio“ ai danni del Casinò di Sanremo ai tavoli di Punto Banco. La Procura di Imperia, oltre ad aver mandato un avviso di garanzia a S. C. , 57 anni, ritenuto il regista del presunto raggiro, ha iscritto nel registro degli indagati anche un cliente abituale sanremese del casinò, più altri 4 giocatori di Torino. L’accusa è grave: associazione a delinquere finalizzata alla truffa
Per i procuratori i 5 players sarebbero stati i complici del cartaio del casinò che preparava i mazzi ad hoc, segnando le carte in modo quasi impercettibile per agevolare le vincite del gruppo. Questa almeno è la versione della pubblica accusa che dovrà essere sostenuta da prove in tribunale.
Le indagini sono state condotte dalla Polizia di Stato per diversi mesi, attraverso l’installazione di microtelecamere e microfoni per le intercettazioni autorizzate dalla Procura. La presunta truffa avrebbe fruttato al gruppo più di 300mila euro di vincite ai tavoli di Punto Banco.
S.C. è stato prima sospeso e poi licenziato dal Casinò di Sanremo che avrebbe convocato il 57enne per un confronto. La sua versione dei fatti però non avrebbe convinto i manager del casinò.
Ora la decisione spetta al Giudice per le indagini preliminari che, entro 6 mesi, deve pronunciarsi sulle accuse di associazione a delinquere ai fini della truffa. Potrebbe rinviare il gruppo a giudizio.
I giocatori avrebbero usato la strategia dell’ edge sorting, tecnica molto simile a quella che usò Phil Ivey e la sua complice cinese al Casinò di Borgata di Atlatic City ai tavoli di Baccarat. In quel caso però le carte non furono segnate da un complice ma avevano un difetto impercettibile di stampa sul dorso.
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