Vai al contenuto
outsider poker

7 frasi di altrettanti outsider del poker che ci hanno fatto ridere, riflettere e sognare

Andy Warhol soleva dire che tutti, prima o poi, avrebbero goduto di un quarto d’ora di popolarità. Il poker, da questo punto di vista, è molto democratico. Non guarda al curriculum o al tuo livello di skill: se deve/vuole farti un regalo, te lo fa.

Sicuramente, alcuni dei più grandi outsider nella storia del Texas Hold’em hanno saputo poi trasformarsi, diventando dei campioni affermati. Altri sono restati tali, cioè giocatori sfavoriti che, però, hanno saputo trarre il massimo da quel famoso quarto d’ora.

Queste sono alcune delle loro perle.

Sebastian Malec all’ETP Barcellona

“Folda, che almeno vado in bagno”.

Forse non erano state queste le esatte parole, ma il concetto sì. Era l’EPT Barcellona Main Event 2016 quando Sebastian Malec trovò un modo tanto geniale quanto divertente di indurre al call il suo avversario.

Ricordate come andò quel piatto?

Ben Keeline, amore e odio col poker

“Gioco sempre a questo stupido gioco e ogni volta mi f*tte. Ero pronto a mollare”.

Ben Keeline quattro anni fa ha vinto il Colossus, un evento delle World Series of Poker da oltre 21.000 ingressi. Per ben due volte, come raccontò lui stesso dopo quella vittoria, era stato sul punto di mollare, e in entrambe le occasioni la Dea Bendata lo aveva baciato.

Quando si dice il destino, eh?

Chris Moneymaker e il paradosso della notorietà

“Quando ero al verde, nessuno mi ha mai offerto una birra. Ora che ho un po’ di soldi, tutti cercano di offrirmene una”.

In un’intervista a Bernard lee di ESPN, il più grande outsider della storia del poker, Chris Moneymaker, rivelò il prezzo del successo: la notorietà.

Un prezzo che, ne siamo certi, molti di voi sarebbero disposti a pagare!

Scott Blumstein e la fretta cattiva consigliera

“Non voglio mai prendere decisioni affrettate, perché è lì che commetti errori”.

Dopo aver vinto il Main Event WSOP 2017, Scott Bllumstein rivelò uno dei segreti del suo successo: rimanere sempre calmo. Difficile controbattere ad uno dei campioni più inattesi del poker moderno…

Scopri tutti i bonus di benvenuto

 

 

John Hesp e l’arte di accontentarsi

“Era una cosa che volevo fare da secoli. Il mio obiettivo era finire tra i primi 1.000 e divertirmi”.

Il Main Event delle WSOP ci ha regalato tanti personaggi nella sua storia, alcuni più piacevoli, altri meno. Se però non avete amato John Hesp e non avete fatto il tifo per lui, o mentite o… John Hesp siete voi.

E dire che lui voleva soltanto divertirsi, mica arrivare al tavolo finale del torneo più ambito di tutti!

Ramon Colillas for the win!

“Il mindset è provarci sempre”.

Vincere il PokerStars Players Championship ha fatto di Ramon Colillas l’incarnazione del giocatore sfavorito che, dal nulla, batte tutti e si laurea campione.

La sua strategia? Provarci. Provarci sempre. A qualcuno che ha sprecato una grossa occasione fischieranno le orecchie?

La frase dell’outsider misterioso

“Il poker non è un gioco di carte giocato con altre persone, è un gioco di persone giocato con le carte”.

Anche se questa è una frase molto famosa, in realtà nessuno sa chi l’abbia proferita per primo. A noi piace pensare che sia stato un outsider che non ha mai provato in vita sua cosa vuol dire perdere con full al river contro quads di oppo!

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI