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“Assassinato” dall'ultimo coinflip, il ritorno di Alex Fitzgerald!

Alexander 'Assassinato' FitzgeraldAlexander “Assassinato” Fitzgerald è uno dei giocatori di tornei di poker online statunitensi più stimati dai suoi pari: nonostante abbia vinto su questo terreno oltre due milioni di dollari ed anche nel poker live si faccia valere, è tornato dalla PokerStars Caribbean Adventure con più rammarichi che gioie da raccontare.

Chipleader con soli due tavoli rimasti nel Main Event della PCA, Alex è infatti finito 14esimo, vincendo 70.000 dollari che lo hanno lasciato con l'amaro in bocca: “Per cinque volte sono arrivato agli ultimi due tavoli in un grande torneo promosso da PokerStars e solo una volta ho raggiunto il final table, piazzandomi fra l'altro settimo. Perché non posso essere stato io quello che ha vinto, perché non ho vinto quel coinflip, cosa sto sbagliando?”.

Domande che ogni giocatore si pone, inevitabilmente, nonostante Alex cerchi di guardare il lato positivo della cosa: “Ho guadagnato 70.000 dollari per cinque giorni di lavoro standomene in una suite alle Bahamas, molti mi direbbero che è come se avessi vinto alla lotteria, ma non sarei un giocatore se questo genere di cose non mi infastidissero”.

Il tavolo finale a cui fa riferimento Alex è quello dell'EPT di Sanremo 2009, quando vinse Constant Rijkenberg, un risultato che gli valse 171.000 € per quello che è il suo miglior traguardo nel poker live.

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Alex all'EPT di Sanremo, nel 2009Per rimediare alla frustrazione accumulata a causa di questo piazzamento, Alex ha rivoluzionato il proprio appartamento in Costa Rica rimettendo in ordine, pulendo e gettando cose per quattordici ore, con in testa un obiettivo: tornare a giocare seriamente i tornei di poker online. "Quando mi sento frustrato per qualcosa su cui non ho potere nel poker, cerco qualcosa di cui riesca ad avere il controllo - spiega - intorno a me era tutto un disastro dove regnava il disordine, non il luogo che mi avrebbe permesso di grindare e che avrei potuto sentire come mio".

Un'inversione di tendenza tanto brusca quanto netta, dettata da un pensiero di fondo: “Vivo la possibilità di competere ogni giorno come una benedizione, ogni giorno posso cambiare la mia vita al contrario di molti altri. Ho intenzione di comprare il monitor più grande che possano avere in Costa Rica, depositare su ogni poker room che vanti tornei di un certo spessore e iniziare a giocare. Ho tutto quello che mi serve, e forse questa delusione alle Bahamas era lo sprone di cui avevo bisogno”.

Per un po' insomma è probabile che i tornei live non siano più il suo pensiero principale, visto che Alex sembra voler tornare con decisione a quel poker online che ha già “Assassinato” non troppo tempo fa...

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