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Bertrand Grospellier: "Voglio fare la storia del poker"

'Elky' dal 2011 si fregia del Triple CrownQuando decidi, appena diciannovenne, di lasciare la Francia per trasferirti in Corea a fare il professionista di videogiochi hai già scelto una vita fuori dai canoni: nonostante questo, ben difficilmente Bertrand Grospellier avrebbe potuto immaginare che alcuni anni più tardi sarebbe diventato uno dei giocatori di poker più stimati e vincenti al mondo, capace di assicurarsi oltre 8.500.000 $ nell'ambito di una carriera da incorniciare.

Fu proprio in Corea, nel 2003, che scoprì il Texas Hold'em, a cui si approcciò inizialmente con tutta l'ingenuità del caso ma con la ferma determinazione di farne la sua nuova, viscerale passione: "Credo che l'esperienza in Korea mi abbia reso estremamente competitivo - ricorda oggi - allora c'erano migliaia di persone che facevano il tifo contro di me, e questo ha anche rafforzato la fiducia in me stesso".

Primo Supernova nel 2006 ed anche primo Supernova Elite l'anno seguente, quando raggiunse lo status in soli quattro mesi giocando prevalentemente heads-up sit&go, "Elky" grazie alla sponsorizzazione di PokerStars è diventato sinonimo di eccellenza nei tornei fin dal 2008, quando vinse prima la PokerStars Caribbean Adventure e poi il WPT Festa al Lago.

Bertrand Grospellier ha trent'anniVotato al divertimento, ed alle scommesse più strampalate, quando la situazione lo permette, il francese prende le cose molto sul serio quando si tratta di sedersi ad un tavolo da poker: "Ci sono talmente tante occasioni per festeggiare, che farlo subito prima di un torneo è stupido. Non c'è nulla di male nel giocare per hobby, ma se vuoi essere il migliore devi essere disposto ad alcuni sacrifici".

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Difficile dire se "Elky" possa essere considerato il migliore. Di certo la fortuna ha avuto occhio benevolo con lui in alcune situazioni importanti, ma il talento di questo giocatore davvero nessuno pare metterlo in discussione: "Non sono uno stupido, so che non posso vincere sempre, ma penso sempre che ci riuscirò - confessa con la sicurezza di chi ha vinto come pochi altri - di certo più mi sento sotto pressione e più riesco a giocare meglio".

Impegnato a dare al tavolo l'impressione di un giocatore ben più folle di quanto non sia, "Elky" ha ancora progetti ambiziosi per la propria carriera, sebbene ancora non sappia dove lo condurranno: "Voglio davvero fare la storia del poker, ma non so bene quali obiettivi prefiggermi. Nella vita ho sempre fatto quel che ho amato finché non mi ha annoiato...". Ed a quanto pare, con il poker Bertrand Grospellier non ha ancora finito...

 

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