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Zhao, Mister Binance

La più grande fortuna in cryptovlaute è nata durante una partita di poker: la storia di Mister Binance

Zhao Changpeng vendeva hamburger al McDonald’s quando era ancora uno studente universitario  e frequentava la McGill University, a Montreal, in Quebec. Ma aveva chiaro quali fossero i suoi obiettivi. Voleva far soldi, tanti soldi. Obiettivo raggiunto. Oggi, all’età di 44 anni, dopo essersi laureato in scienze informatiche, è l’undicesimo uomo più ricco della terra, grazie ad una felice intuizione: aver creato dal nulla il primo crypto exchange mondiale: Binance, fondato nel 2017.

In pochi sanno che l’idea di investire (in modo molto pesante) in Bitcoin è maturata durante una partita di poker high stakes a Shanghai, con amici molto influenti e facoltosi (in seguito vi racconteremo i dettagli), nove anni fa.

D’altronde sono molti i punti in comune tra i due settori: sono parecchi i poker players  che hanno investito in crypto in tempi non sospetti (quando i Bitcoin valevano quasi nulla) e sono diversi i finanzieri di Wall Street e Hong Kong che non hanno mai fatto nulla per nascondere la loro passione per il texas hold’em.

La storia di Zhao Changpeng, Mister Binance

Zhao è nato in Cina, a Jiangsu e all’età di soli 12 anni si trasferisce con i genitori (entrambi insegnanti) in Canada a Vancouver (il padre lavora nell’ Università locale).

Dopo aver fatto mille lavoretti per mantenere gli studi, la sua carriera sembra già segnata: Zhao è un genio, tra gli ingegneri informatici più brillanti con idee molto chiare: il ragazzo punta a lavorare in uno dei settori più remunerativi. Ottenuta la laurea non perde tempo per entrare nel mondo del trading.

Lo chiamano in Giappone, dove lavora – con un contratto da consulente informatico – per la borsa di Tokyo: il suo compito è sviluppare un nuovo programma per la gestione di domanda e offerta di azioni.

Ha lavorato anche per Bloomberg Tradebook (con la creazione di un innovativo software per la compra vendita di futures).

Quella partita a poker che ha cambiato la sua storia…

Nel 2005 torna in Cina e fonda la sua prima società: Shanghai Fusion Systems. Proprio nella capitale economica e finanziaria cinese, nel 2013, durante una partita di poker high stakes, entra in contatto con il mondo delle crypto: fino a quel momento guardava ai Bitcoin con grande indifferenza.

A fargli cambiare idea due suoi compagni di carte: Mister Bobby Lee, amministratore delegato di BTC China e l’investitore Ron Cao. Entrambi lo convincono a investire il 10% del suo patrimonio in Bitcoin, secondo una ricostruzione proprio di Bloomberg.

Rotta la barriera dello scetticismo verso il mondo crypto, inizia a studiarlo nei minimi dettagli e decide di andare all in: vende il suo appartamento per comprare Bitcoin. I fatti gli danno ragione, il valore sale e accumula un’enorme ricchezza.

Nel 2017 fonda Binance, quello che diventerà in pochi mesi, il primo exchange mondiale di cryptovalute, inoltre apre – nello stesso periodo – una crypto powerhouse.

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Binance è – senza ombra di dubbio – la casa preferita per il trading di crypto alternative a Bitcoin ed Ethereum. Mette a disposizione più di 350 coins su scala internazionale. Più del doppio della concorrente Coinbase.

Nel marzo del 2018, Binance sbarca a Malta, dopo una stretta nella regolamentazione in Cina e Giappone.

Mister Binance: per Bloomber è l’undicesimo uomo più ricco della terra

In questi giorni Mister Zhao dovrebbe incontrare i reali di Abu Dhabi negli Emirati Arabi, ansiosi di spalancare le porte del loro regno a Binance (che dovrebbe trasferire la propria sede là secondo i ben informati).

Secondo Bloomberg Billionaire Index, calcolando le sue partecipazioni nella sua società, sarebbe l’undicesimo uomo più ricco della terra con 96 miliardi di dollari di patrimonio netto. La stima di Bloomberg è dovuta al fatto che Binance ha registrato revenues per 20 miliardi di dollari nel 2021 e, particolare non da poco, Zhao possiede il 90% delle azioni della società da lui fondata.

La sua ricchezza personale però potrebbe essere più consistente: considerando che le stime di BBI non tiene conto delle sue partecipazioni crittografiche.

L’inchiesta del Dipartimento di Giustizia statunitense

Una grande ricchezza che però non è passata inosservata ai governi. I problemi su scala internazionale non mancano: Binance è stata bannata dalla Cina e i potenziali guai maggiori vengono dagli Stati Uniti.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) e l’Internal Revenue Service (IRS) stanno indagando su un’entità controllata dal signor Zhao, Binance Holdings. Il dubbio delle autorità è che in realtà sia un canale per il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale, secondo una notizia pubblicata il 13 maggio da Bloomberg.

Zhao Changpeng ha sempre mantenuto un basso profilo, consapevole che la fase di regolamentazione internazionale delle crypyovalute è solo nella sua fase embrionale e il momento è molto delicato. Forse anche per questa ragione Abu Dhabi può rappresentare un porto, in questo momento, sicuro per lui e le sue ricchezze.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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