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Bonavena riparte con cifre da urlo: 1 final table ogni 2 mesi

Salvatore Bonavena, qui ad una delle prime uscite dopo la fine del contratto con PokerStarsDi lui si è parlato molto spesso negli ultimi anni, perchè "arriva sempre", perchè "non perde un flip", per i tanti risultati conseguiti in giro per il mondo. Ma la vera statura di Salvatore Bonavena - uomo e player - si vede forse solo adesso, all'indomani di quella che ha certamente percepito come un'ingiustizia, prendendola però con grande dignità e mostrando spalle larghe.

Il suo rapporto di lavoro con PokerStars.it si è interrotto bruscamente a fine anno, dopo 30 mesi vissuti quasi sempre da protagonista, ma mr. EPT non ha cambiato nulla nei suoi programmi, nè è mutato il suo ben noto aplomb al tavolo, quasi un marchio di fabbrica che ha contribuito a renderlo un giocatore molto stimato da tutti i colleghi.

Presente all'IPT di Campione, incontro Salvatore per la prima volta dopo qualche mese, ed effettivamente "fa strano" vederlo senza quella patch che pareva una seconda pelle. Davanti ad un caffè ci raccontiamo un po' degli ultimi mesi, e lui rivela di essersi da poco tuffato in una nuova iniziativa imprenditoriale, che rimarrà parallela alla sua attività di poker pro. Diversificare gli investimenti è sempre una scelta saggia, da parte dei professionisti del poker, e Salvo non fa eccezione in questo. Ma la mia curiosità non può non orientarsi sulla fine della sua sponsorship.

"Non ti nascondo che ho faticato a digerire questa cosa, proprio perchè faticavo a capirne le ragioni", esordisce Mr. EPT. La gratitudine, però, non si lascia mai troppo attendere in casa Bonavena: "Sia chiaro, la delusione c'è stata, ma c'è stata proprio perchè sapevo di essere parte di un team e di un'azienda che nel suo campo è la numero 1 al mondo. Per me era ed è stato un onore indossare quella patch e portare il brand di PokerStars in giro per il mondo. Anche per questo ribadisco il mio grazie a PS, per aver puntato su di me in questi due splendidi anni."

Le scelte aziendali per il 2013 sono state però di segno differente, e naturalmente non è dato sapere a nessuno quali siano state le motivazioni dietro ad esse. In molti hanno cercato di intuirle, sia sul nostro forum come sui social network e in tutta la rete, ma ci si può solo fermare alle ipotesi. Una delle più gettonate dalla massa dice che l'immagine di Salvo è troppo legata al live e troppo poco all'online, da sempre e inevitabilmente il core business di aziende come PokerStars.

"Non so, ma credo proprio che questa cosa non c'entri nulla", dice Salvatore, che poi confessa "anzi, se me l'avessero chiesto avrei intensificato la mia presenza online, avrei fatto il massimo per rendermi utile anche sotto questo aspetto. Il fatto è che io fui ingaggiato per la mia storia live, e in questi due anni credo il mio di averlo fatto..."

Salvatore Bonavena nel giorno della sua presentazione nel PokerStars Team ProPrendo quest'ultima affermazione come un'ovvietà. Andando a naso, infatti, il nome di Salvatore Bonavena dà la sensazione di essere stato nominato abbastanza spesso, nei payout dei vari tornei live. Però mi lascio prendere dalla curiosità, e tornato a casa vado a controllare, scoprendo che a volte le cifre parlano molto chiaramente:

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Dal 24 giugno 2010 (giorno in cui fu ufficializzato l'ingaggio di Bonavena da parte di PokerStars) fino al 31 dicembre 2012 sono trascorsi poco più di 30 mesi, e lo score live di Salvatore Bonavena dice

  • 30 piazzamenti
  • 15 tavoli finali (3 IPT, 1 WSOP, 1 WSOPE)
  • 2 vittorie
  • 853.461 dollari incassati in premi

A tutto questo vanno aggiunti altri dettagli, come ad esempio l'EPT Award 2011 per la specialità mixed PLO/NLHE. Nonostante non sia possibile stilare una statistica completa con tutti i tornei giocati e l'effettivo guadagno, sono cifre che parlano di una continuità invidiabile, e che sicuramente contribuiranno ad inorgoglire ulteriormente lo stesso player calabrese, quando le leggerà nel loro insieme.

La nostra veloce rimpatriata si conclude infatti presto: se il main event IPT è terminato anzitempo, c'è il side da 1.000€ ad attenderlo e lui ha una voglia matta di arrivare in fondo (terminerà con un altro final table chiuso all'8° posto). Faccio appena in tempo a chiedergli dei programmi a breve termine: "Andrò sicuramente agli Assi di Pokerclub a Saint Vincent, quindi sempre al Casinò De la Vallée giocherò la prossima tappa IPT e credo tutta la relativa stagione. Las Vegas? Certo che ci andrò, appena uscirà il calendario ufficiale delle WSOP vedrò di stilare un programma."

Si dice che le difficoltà fortifichino, e anche se appare improprio legare questa espressione ad un mondo dorato (a volte solo placcato) come quello del poker, nel caso di Salvatore Bonavena credo calzi alla perfezione: l'amarezza è solo un ricordo, Mr. EPT è carico a mille e pronto alle tante sfide che lo attendono nel 2013.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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