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Chino Rheem: ‘voglio il titolo WPT per pagare i debiti’

David “Chino” Rheem è il chipleader del tavolo finale del prestigioso WPT Championship che prenderà il via stanotte. In ballo c'è un primo premio da oltre 1,1 milioni di dollari e sono in molti a fare il tifo per lui.

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Perché? Da anni 'El Chino' ha una bella lista di creditori che bussano alla sua porta. Il player californiano è uno dei personaggi più discussi della comunità pokeristica mondiale, dopo le accuse di truffa mosse nei suoi confronti nel 2011 da Will Molson e Ben Lamb. La vicenda aveva visto anche il coinvolgimento indiretto di Mike 'The Grinder' Mizrachi, amico di Rheem.

Al giocatore di Los Angeles non era bastato vincere la prima tappa dell'Epic Poker League al Palms di Las Vegas (per un milione di dollari) per onorare per intero i suoi debiti.

A distanza di due anni, David ci riprova e lo fa con buone intenzioni: "Sto giocando bene, sono bello caldo. In palio c'è una bella cifra ed ho bisogno di vincere per pagare i debiti ed aiutare la mia famiglia ed i miei amici".  In carriera ha vinto quasi 5,9 milioni di dollari in vincite lorde nei tornei live.

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C'è da immaginare che al Bellagio ci sarà una platea numerosa e in molti saranno in ansia per 'El Chino', ma Eric Lindgren (altro player sommerso dai debiti per le scommesse sportive) e soci proveranno a rovinare la festa.

Questa la situazione di partenza del tavolo finale del WPT Championship, in programma sabato 25 maggio all'1 (ora italiana):

Seat 1.  Jonathan Roy  -  1.900.000  (47 bb)
Seat 2.  David Peters  -  1.085.000  (27 bb)
Seat 3.  Erick Lindgren  -  3.355.000  (83 bb)
Seat 4.  Brandon Steven  -  1.210.000  (30 bb)
Seat 5.  Matt Hyman  -  1.560.000  (39 bb)
Seat 6.  Chino Rheem  -  5.495.000  (137 bb)

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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