In 50 anni di storia le WSOP hanno scritto pagine memorabili per il poker. E non solo sotto il mero profilo agonistico. Ma con fatti, episodi e storie che sono entrate di diritto nella leggenda della manifestazione. Mezzo secolo in cui fra bracciali e river decisivi, sono nati aneddoti memorabili. Insomma, un viaggio che nel corso del tempo ha lasciato tracce palpabili.
Vediamo le cinque curiosità.
In questo Articolo:
1 - 5.000$ il buyin del primo main event
Il torneo più atteso alle WSOP è sempre il main event. Chi lo vince è campione del mondo per almeno 12 mesi e iscrive il suo nome nel pregiatissimo albo d'oro. Ai nostri occhi lo abbiamo sempre visto con un buyin di 10 mila dollari, ma in realtà, la prima edizione delle WSOP proponeva un costo di iscrizione molto più basso.

Siamo nel 1970 e il poker non aveva certo la popolarità dell'epoca moderna. Non solo, ma alla fine furono solo sei i players che presero parte alla prima kermesse denominata WSOP. Gli unici che avevano i mezzi finanziari per sedersi, oltre a delle skills superiori al resto degli altri giocatori. Insomma una cosa per pochi intimi. Il buyin del main event, dunque, costava 5 mila dollari, vale a dire la metà di quello che costerà dall'edizione successiva in poi.
E a dirla tutta, aveva poco del formato torneo, ma assomigliava molto ad un cash game, con ben 5 varianti. Quindi totalmente diverso alla formula che tutti conosciamo. Vinse per acclamazione dei suoi stessi colleghi e rivali, Johnny Moss. Il quale saprà ripetersi nel campionato del mondo, anche l'anno successivo e poi nel 1974.
2 - Doyle Bruson: da stella del basket a campione nel poker
Doyle Brunson è una leggenda vivente nel mondo del poker. Classe 1933, è l'unico giocatore in attività ad aver preso parte ad ogni singola edizione delle WSOP dal 1970 ad oggi. Ha collezionato 10 braccialetti, diventando fra l'altro il primo player a raggiungere la doppia cifra. Due campionati del mondo abbelliscono la sua bacheca dei trofei, insieme a tanti altri cimeli.

Ma non tutti sanno forse che lo stesso "Texas Dolly" ai tempi del college era un ottimo giocatore di basket. Una piccola stella in aria di promozione verso la NBA. Nelle stagioni 1952 e 1953 Doyle Brunson frequentava l'Hardin Simmons College ed era la punta di diamante della squadra di Basket. Una media di 12.5 punti a gara avevano attirato le attenzioni su di lui.
Purtroppo un brutto infortunio al ginocchio lo costringe ad alzare bandiera bianca. Riposti in un angolo i sogni di Basket, Doyle durante la riabilitazione conosce il gioco del poker. Da quel momento sarà amore a prima vista, ma soprattutto cambierà per sempre la storia del gioco grazie a "Texas Dolly". Da un sogno spezzato, ad una nuova vita fatta di trionfi e gloria.
3- Barbara Enright la quota rosa del main event
In 50 edizioni del main event WSOP, solo una donna ha raggiunto l'atto finale del torneo. Si tratta di Barbara Enright. Probabilmente è poco nota al grande pubblico di oggi, ma negli anni '80 e '90 ebbe una grande risonanza con i suoi risultati alle WSOP. Vinse due bracciali, in altrettanti eventi riservati al gentil sesso: nel 1986 e poi nel 1994.
Nel 1996 vincerà un terzo bracciale, il primo in un torneo aperto ad entrambi i sessi. Si tratta di un "$2.500 Pot Limit Omaha". Diventa la prima donna a vincere un braccialetto in un torneo al di fuori dei Ladies Event. Un anno prima aveva fatto registrare un altro primato.

Barbara Enright diventa la prima quota rosa a raggiungere il tavolo finale del main event. Nell'estate del 1995 la scatenata Barbara ebbe una grandissima deep run nella discesa al titolo mondiale. La sua corsa si interruppe al quinto posto per 114 mila dollari. Da quel momento, nessun altra donna ha centrato l'ingresso al più ambito dei final table.
4 - Gli eventi record
Le WSOP vanno divise in due epoche. La prima va dal 1970 al 2003, quando il numero dei partecipanti alla kermesse cresce, ma non con numeri oceanici. La seconda che va dal 2004 ad oggi. Ovvero dall'anno successivo del trionfo di Chris Moneymaker. Il sogno di vincere tanto investendo poco, il boom totale del gioco, grazie anche al poker online. Un mix di fattori che ci consegnano ogni anno field davvero vasti.
Ma quali sono stati i due eventi che hanno ottenuto record di paganti? Il primo è stato giocato lo scorso anno. L'inaugurale "$500 Big 50" per festeggiare il mezzo secolo di vita delle WSOP. Qualcosa come 28.371 paganti si sono dati battaglia per quasi una settimana nelle sale del Rio e alla fine esulta Femi Fashakin per 1.147.499 dollari. Una prestazione a dir poco leggendaria.
Il nuovo record, soppianta dopo appena 4 anni, quello fatto registrare dalla prima edizione del Colossus nel 2015. A fronte di un buyin di 565 dollari, in 22.271 si sono presentati ai nastri di partenza dei sei flight di qualificazione. Fu un numero a dir poco pazzesco che mai si era visto prima di allora in un evento di poker. Entrambi i primati, sia quello dello scorso anno e sia quello del 2015, sono stati ottenuti con buyin al di sotto dei mille dollari. Una cosa rara per le World Series, a livello di costo di iscrizione e che aiutato allo sdoganamento dei low buyin.
5 - Il campione del mondo bannato dalle WSOP
Russ Hamilton dovrebbe essere noto alle cronache, per aver vinto il campionato del mondo del 1994. Invece, risulta ad oggi l'unico campione bannato per sempre nella storia delle WSOP. Praticamente è stato squalificato a vita. E non per aver fatto qualcosa in quel main event, ma per essersi reso protagonista di una pesante truffa anni dopo, nel poker online.
Hamilton ha lavorato come consulente per il sito di poker, Ultimate Bet. Durante la sua permanenza nel sito, Russ è stato scoperto con le mani nella marmellata. Ha truffato molti players della room per 22 milioni di dollari, utilizzando un account "speciale" che aveva accesso alle carte coperte degli altri giocatori. Nonostante abbia rimborsato tutte le persone derubate, le WSOP non gradiscono la sua presenza e hanno chiuso per sempre le porte a Russ Hamilton.