Come si fanno a scegliere 10 canzoni che possano sintetizzare gli anni Ottanta? Provandoci, ci siamo ben presto accorti che è forse impossibile: nonostante ciò, ecco le nostre, sofferte scelte.
Nel farle, abbiamo cercato di rispettare i criteri che ci hanno guidato anche nelle playlist degli anni Sessanta e Settanta: canzoni iconiche ma possibilmente non scontate, omogenee tra loro pur nella loro diversità e infine adatte per essere ascoltate mentre si gioca a poker. In fondo, è anche di questo che stiamo parlando giusto?
AC/DC - Hells Bells (1980): Brano che apre il disco più famoso del gruppo, "Back in Black", si apre con dei lugubri rintocchi di campana non a caso, visto che nel febbraio di quello stesso anno era scomparso Bon Scott, frontman della band. Anche grazie a questo pezzo, l'album venderà oltre 50 milioni di copie
Motorhead - Ace Of Spades (1980): Forse la canzone più famosa della rock band inglese, di certo la più adatta a dei giocatori di poker, nel 2005 in un locale di Toronto pare l'abbiano ascoltata per 128 volte di seguito, dalle 20:00 alle 02:00 di notte: fare di meglio appare difficile e probabilmente non necessario, ma nel caso vogliate provarci siete stati avvisati
Iron Maiden - Hallowed Be Thy Name (1982): Non è fra le canzoni più famose di Steve Harris e soci, ed ascoltandola viene da chiedersi perché: testo struggente, ritmo lento che diventa incalzante nella seconda parte, di certo non è un inno alla gioia ma se cercate grinta qui ne troverete a piene mani
Bon Jovi - Runaway (1983): E' la canzone che ha lanciato i Bon Jovi nel mondo della musica, nonché una delle più odiate da Jon per via del video, indubbiamente trash, ma sappiamo come gli anni Ottanta siano stati anche questo
Steve Rai Vaughan - Pride and Joy (1983): Come potesse un chitarrista bianco essere così blues, è un mistero che mister Steve Rai Vaughan si è portato via con sé. A noi ha però lasciato la musica, e come si può intuire all'ascolto di uno dei suoi brani più famosi non è affatto poco
Metallica - Creeping Death (1984): Non si tratta di una canzone dalla sonorità conciliante, ma una volta assorbito l'impatto potreste scoprire che il trash metal è un ottimo compagno di viaggio se intendete impostare la sessione in modo "allegro". Come sempre, attenzione agli effetti collaterali...
Aerosmith - Rag Doll (1987): Nonostante i loro brani più significativi siano forse stati scritti negli anni Settanta, è indubbio che molto del successo commerciale della band di Steven Tyler e Joe Perry appartenga a questa decade, che li rilanciò grazie alla versione di "Walk This Way" in compagnia dei Run DMC
Guns&Roses - Welcome to the Jungle (1987): Se siete impantanati nei microlimiti del cash game e vi sembra di essere circondati da bizzarri animali, questa è indubbiamente la canzone che fa per voi, non a caso una tra le più famose tra quelle mai interpretate da quello strano signore che risponde al nome di Axl Rose
Depeche Mode - Personal Jesus (1989): Se la badrun sta facendo vacillare le vostre certezze, perché non provare a rinsaldarle grazie a questo classico? Anche la versione acustica, sebbene successiva, merita sicuramente la vostra attenzione
Queen - Breakthru (1989): Anche i Queen hanno vissuto i propri giorni artisticamente più felici negli anni Settanta, tuttavia questa canzone riesce a trasmettere una gioia ed un entusiasmo tali che ne fanno una scelta quasi irrinunciabile