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Daniel Negreanu: "Meditazione e yoga fanno la differenza"

[imagebanner gruppo=pokerstars] Più volte abbiamo sottolineato quanto sia cambiato il profilo dei giocatori di poker di successo. Da Doyle Brunson e Phil Hellmuth a Phil Galfond ed "Isildur1" la trasformazione è evidente, frutto sia del tempo trascorso che dell'evoluzione del gioco. Del resto, se negli anni Ottanta aveste chiesto a Scotty Nguyen di darsi a yoga e meditazione probabilmente lo avrebbe preso come un insulto.

Oggi invece si tratta di una pratica molto diffusa fra i professionisti, sia che frequentino abitualmente i tornei dal vivo sia che preferiscano per più ragioni i tavoli virtuali. Certo, non tutti sono intrigati da un certo tipo di pratiche, ma a furia di sentirsi ripetere da amici e non solo che dovrebbero davvero prendere in considerazione l'idea, sempre più professionisti la considerano come una possibilità.

Secondo chi queste cose ormai le "mastica" da tempo si tratta di una buona idea, e Daniel Negreanu ha recentemente spiegato perché queste pratiche possano garantire quel "quid" in più che ad alti livelli è meglio non trascurare: "Non penso sia una coincidenza, che molti dei giocatori che si esprimono ad alti livelli spendano anche molto tempo a pensare a proposito della vita ad un più alto livello di consapevolezza - ha scritto sul suo blog - la meditazione e l'intelligenza emotiva in questo senso ha un grosso peso".

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Naturalmente Negreanu non intende sostenere che la meditazione d'un colpo sia diventata la panacea di tutti i mali, visto anche che si potrebbe pensare che siano aspetti come questi ad averli resi migliori, mentre è più probabile che i migliori si siano avvicinati a queste discipline: "Stiamo parlando di menti brillanti, che avrebbero avuto successo in ogni caso - sottolinea - ma credo che questo genere di consapevolezza sia stato decisivo nell'amplificarlo".

Infine, cerca di dare qualche piccolo avviso basandosi sulla sua esperienza, soprattutto rivolgendosi a chi si senta scoraggiato dall'incominciare: "Chi inizia spesso pensa di farlo in modo sbagliato, perché non riesce a liberare la mente da tutta una serie di pensieri, ma è perfettamente normale. Neppure con l'esperienza se ne andranno, ma si imparerà semplicemente a distaccarsi da questi, concentrandosi sul momento presente".

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