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Doug Polk: “Vi spiego cosa vuol dire essere un regular degli High Stakes Online”

Molti appassionati di poker considerano i regular degli High Stakes Online come dei veri e propri idoli. D’altronde è facile rimanere abbagliati dal fascino di questi giocatori, spesso poco più che ventenni ma già milionari. E non solo solo i freddi numeri dei profitti da capogiro a suscitare ammirazione, ma anche lo stile di vita: vivono in lussuosi appartamenti, girano con auto di lusso e spendono migliaia di dollari con grande nonchalance.

Una vita da sogno, ma il punto forte è un altro: un regular degli High Stakes Online non ha una sveglia che lo trascina fuori dal letto ogni mattina, un capo che gli urla contro e ore di traffico da affrontare quotidianamente. Nell’immaginario comune, per guadagnare le sue fortune non deve fare altro che accendere il computer e cliccare.

Ma la realtà è ben diversa. Se è vero che essere un “Ben86” significa avere un patrimonio milionario e una totale libertà finanziaria, è altrettanto vero che competere e vincere per così tanto tempo ai limiti più alti del mondo richiede disciplina e determinazione di ferro e un lavoro enorme sul proprio gioco. Se così non fosse, saremmo tutti regular degli High Stakes.

Recentemente Doug Polk ha affrontato l’argomento in un video nel quale ha svelato cosa significa essere un top player dei tavoli nosebleed online, concentrandosi sulla sua esperienza diretta di specialista del No-Limit Hold’em heads-up. Per un paio di anni, in questa disciplina, si è seduto costantemente ai limiti più alti di Pokerstars.com e Full Tilt Poker, mentre oggi continua a giocare ma ai limiti più bassi.

“Per quanto mi riguarda, apro i tavoli non prima di un paio di ore dopo essermi svegliato”, spiega il pro di Las Vegas. “Apro più tavoli possibili su tutte le piattaforme possibili, scendendo fino al livello più basso che decido di giocare (nel mio caso, il $5-$10). Se sapessi che c’è un giocatore che vuole giocare contro di me, al giorno d’oggi, salirei fino al $50-$100″.

In questo video, Polk ci tiene a precisare un concetto: un professionista vincente dell’online passa molto più tempo a studiare che a giocare. Lo studio post-sessione, l’hand review e l’analisi dei propri leak e di quelli dell’avversario, sono fondamentali per mantenersi sulla cresta dell’onda in questi tempi così difficili per un pro.

“Se dopo un paio di partite contro lo stesso avversario vedo che c’è la possibilità di giocare a lungo, passerei le mie giornate a studiare. Studierei le sue statistiche e il suo modo di giocare per decidere come affrontarlo e quanto deviare dalla mia strategia base. Passerei gran parte delle mie giornate a fare questo, dando poca importanza al gioco vero e proprio. Per questo motivo, non accetterei mai di giocare contro reg a limiti più bassi, come il $3-$6, perché così imparerebbe tanto da me spendendo poco. Gioco ai limiti più bassi solo se non ho action a quelli più alti”.

Doug Polk

Chi pensa che la vita di un huppista sia fatta di interminabili sfide ai tavoli, si sbaglia di grosso: non si può vincere senza impegnarsi al massimo nello studio.

“Quando ho giocato match molto seri come quelli contro “Sauce123” e “Wilhasha“, non aprivo nessun altro tavolo. Passavo tutto il tempo solo ed esclusivamente a studiare. Ai livelli più alti alcuni giocatori preferiscono concentrarsi sulla teoria pura invece che sull’exploitare gli avversari, ma nell’heads-up è molto più importante creare una strategia exploitativa e studiare l’avversario. Nei ring games ha più senso avere un’ottima strategia generale”.

Quando si viviseziona lo stile di un opponent studiando per ore e ore, il gioco vero e proprio assume paradossalmente un’importanza secondaria. Se a questo aspetto aggiungiamo il fatto che i giocatori troppo forti in una disciplina non ricevono più action, è facile capire quanto sia frustrante essere un regular degli High Stakes Online.

“Lavorando in questo modo (si riferisce allo studio continuo, ndr), le giornate sono molto lunghe pur giocando poco. Un regular come “Yoghii“, che è uno specialista di un gioco praticamente risolto come il Limit Hold’em, passa le sue giornate seduto ai tavoli ad aspettare action. Funziona così e quando finalmente hai una partita, devi giocare fino alla fine. Se sei un pro, non ti alzi finché non è finita”.

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Questo aspetto è fondamentale per vincere ai livelli più alti. Se un giocatore studia tantissimo e sa di avere un edge, al giorno d’oggi non può perdere nemmeno la più piccola occasione di giocare, considerando la scarsa action. Non importa quale sia il tuo stato psico-fisico: stavi per chiudere tutto e andare a cena fuori oppure a dormire? Devi costringerti a restare al tavolo se si presenta un avversario improvvisamente. La capacità di giocare quasi sempre in A-Game fa davvero la differenza.

 

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“Ho avuto diversi scontri ai tavoli nei quali eravamo alla pari per le prime ore, ma poi sono riuscito a piegare i miei avversari perché loro si limitavano a giocare nel loro modo mentre io aggiustavo continuamente. Alcuni dei miei migliori match sono stati lunghissimi. Se non sei in grado di giocare più di tre ore, fermati ogni tre ore. Ma devi guardare in faccia la realtà: se sei uno specialista, questa può essere la tua unica opportunità di avere action. A volte devi giocare fino alla fine perché non sai mai quando ti ricapiterà di avere action”.

E ovviamente, anche se si è preparatissimi, non va sempre tutto nella giusta direzione. A volte un regular dell’heads-up cash game può aspettare per diverse ore al tavolo per poi giocare contro un avversario nettamente più debole e perdere clamorosamente. Anche se è difficile da accettare, un vero top player non si fa piegare da queste circostanze.

“Essere un pro degli high stakes online ti chiede tantissimo e può essere devastante a livello emotivo. Ma alla fine finché scegli le partite giuste, studi un sacco e sai bene qual è il tuo livello, andrà tutto bene. Un consiglio: se sei l’ottavo giocatore più forte in una disciplina, ricordati di giocare prima contro il numero 7 e non subito contro il numero 3 o 4. Perché se batti il numero 3 o il numero 4, chi è più debole di loro non vorrà giocare contro di te. In questo modo, perdi tante opportunità per avere action”.

“Fai un passo alla volta, lavora sul tuo gioco, non dedicarti a più di due discipline e forse un giorno ce la farai“.

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