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Federico Butteroni, dal poker polacco con Minieri ai tornei in Australia

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Ieri è stata la giornata della celebrazione, quella della gioia di rivedere un italiano tra i November Nine dopo cinque anni, mentre oggi è arrivato il momento di scoprire meglio di chi è Federico Butteroni. Nel suo caso, infatti, non si può parlare di un top professionista affermato, ma di un ragazzo come tanti, che grazie al poker si è tolto più di una soddisfazione e alla fine è riuscito a coronare il sogno di raggiungere il final table del Main Event WSOP.

La sua storia sembra una di quelle favole che solo il poker è in grado di regalare e anche i suoi numeri, tanto live, quanto online, sembrano confermare questa idea. In attesa di scoprire dalla sua viva voce qual è stato il percorso che lo ha portato a diventare november niner, analizziamo la storia pokeristica e non di Federico Butteroni.

Classe 1990, nato e cresciuto a Roma, Federico muove i primi passi nel poker appena maggiorenne, dedicandosi tanto al live nei circoli della capitale, quanto all'online. Il suo main game è il cash game ma non disdegna neanche i tornei e nel 2010 centra il suo unico risultato dal vivo in Italia: è protagonista di una bella deep run all'IPT di Sanremo, conclusasi con la 15° posizione per 5.000 euro.

Pochi giorni dopo Federico finisce per la prima volta su Assopoker: durante una partita privata a poker polacco con Carlo Barbagallo, Alessio di Cesare e Dario Minieri, Butteroni perde ed è "costretto" a subire una particolare penitenza.

Nei tre anni successivi, Butteroni continua a giocare sia dal vivo che online ma sul finire del 2013 decide di dare una svolta alla sua vita e parte per l'Australia. Questa meta, diventata gettonatissima tra i giovani italiani negli ultimi anni, permette a Federico di immergersi in una realtà completamente differente da quella romana. Incomincia a lavorare e mette momentaneamente da parte il poker, almeno quello online: tra il 20 agosto 2013 e oggi, gioca poco più di 360 mtt e la sua carriera di torneista online pare quindi concludersi definitivamente con 13.797 euro di profitto netto.

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In Australia, però, continua anche a togliersi qualche soddisfazione tra cash game e tornei e infatti è proprio qua che incassa 13.621$ grazie a quattro piazzamenti live. Una volta terminata la sua esperienza nel paese dei canguri, continua a viaggiare in Asia, specialmente in Giappone. Tra i vari rientri Italia e l'11° posizione nel Main Event IMOP di Rozvadov per 1.533 euro, è tempo di visitare Las Vegas per la prima volta.

Federico non avrebbe mai potuto immaginare cosa gli avrebbe riservato il futuro. A Sin City fioccano risultati: fa 20° nel Monster Stack (migliore degli italiani) per 45.633 dollari, vince il giornaliero deepstack del Rio da 235$ di buy-in per 25.000 dollari (in seguito a deal), chiude 114° nell'evento #59 (1.500$ NLH) per 3.622 dollari per poi fare addirittura November Nine in seguito a una maratona pokeristica lunga una settimana.

Questo è stato il percorso di Federico Butteroni nel mondo del poker ma il raggiungimento del tavolo finale più importante non deve sicuramente essere considerato come un punto di arrivo: ora che ha già intascato 1.001.020$, l'unico obiettivo rimasto è prendersi il braccialetto e la prima moneta da 7.68 milioni di dollari.

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