I blogger ed i media britannici si sono scagliati contro Daniel "Jungleman12" Cates, a seguito di una calda sessione high stakes. "W00ki3z" (suo nick su PokerStars.com) ha perso malamente in heads-up dopo cinque ore, contro “bajskorven87” (specialista NLHE) la bellezza di 130.000$. Un episodio simile è capitato durante l’Eureka Poker Tour di Praga ed ha visto come protagonista (in negativo) un giocatore italiano (ne parliamo più avanti).
Torniamo a Cates che si è sfogato in chat, in stato di evidente tilt:
bajskorven87: can u reload?
w00ki3z.: die
w00ki3z.: need to make a transfer
bajskorven87: u sitting at PLO?
w00ki3z.: go f yourself
w00ki3z.: hope you die seriously
w00ki3z.: llucky piece of ****
w00ki3z.: insane how lucky you are
bajskorven87: broke piece of ****
Ross Jarvis, direttore autorevole di PokerPlayer, noto magazine britannico, ha criticato aspramente jungleman12 per il suo comportamento: "giocatori professionisti di quel profilo e players sponsorizzati, non solo devono rappresentare al meglio se stessi, ma hanno una responsabilità maggiore: devono dare un'immagine positiva e rappresentare al meglio il mondo del poker”.
“Top come Daniel Negreanu e Phil Ivey rappresentano un esempio per milioni di appassionati e giocatori amatoriali. Quello che dicono e come si comportano al tavolo, può avere una forte influenza sulle generazioni future di players. Negreanu e Ivey, sono esempi da seguire per come si comportano durante l’action”.
“Purtroppo non tutti sono al loro stesso livello: la lettura della chat di Jungleman12 è a dir poco disgustosa e Cates dovrebbe vergognarsi. Non vi è nessuna scusa per arrivare al punto di sperare nella morte di un altro essere umano. Avrebbe avuto lo stesso coraggio ad insultare dal vivo il suo avversario? Per innumerevoli grinder, Cates è un'icona ed è probabile che aumentino gli insulti nelle chat delle poker rooms”.
Purtroppo un episodio simile è avvenuto durante l’Eureka Poker Tour a Praga la scorsa settimana ed ha visto come protagonista un misterioso giocatore italiano che dopo aver vinto un coinflip, ha insultato il suo opponent in maniera pesante (non scriviamo la città di provenienza per non essere mal interpretati: vogliamo evitare il giochino dei luoghi comuni). Un episodio (per non dire una figuraccia mondiale) da censurare e che ha richiamato l’attenzione di un noto portale danese che ha ironizzato sullo “stile italiano”. Alla fine lo scarso fair play ha penalizzato l'immagine di tutto il movimento.
Guardando alla reazione di un pro dello spessore e dall’esperienza di Jungleman12, il problema dell’educazione ai tavoli sembra più esteso e non solo nostro. Daniel Cates ha vinto milioni di dollari ma una cosa è certa: signori si nasce, non si diventa...