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Greg Merson: ‘vi spiego perché ho giocato tight al final table’

merson-sylviaGreg Merson è il nuovo campione del mondo ed anche Player of the Year delle WSOP 2012: una doppietta storica che testimonia il suo talento ed anche il momento d’oro che sta vivendo. Eppure le dinamiche del final table hanno suscitato scarse emozioni ed anche alcune critiche feroci per il suo atteggiamento troppo conservativo nella fase 3-handed.

“In quel momento – spiega Merson  - abbiamo giocato in maniera molto solida e chiusa. Solo Jake Balsiger ha forzato alcuni spot, forse per mancanza di esperienza. Ma Jesse Sylvia ha giocato davvero bene e per me era un problema”. 

Il campione spiega per quale motivo: “Jake aveva dei problemi ma non potevo approfittarne, perché ero fuori posizione con Jesse che era seduto alla mia sinistra. E’ per questo motivo che in alcuni frangenti ho ecceduto nel limpare. Il fatto di essere fuori posizione mi ha un po’ condizionato ma sinceramente pensavo fosse più dura. Mi aspettavo alla mia sinistra più 3-bet”. 

Merson non giudica molto positivamente la prova di Jake Balsiger: “Gli ho detto che per essere uno studente universitario - e non un giocatore professionista - ha gestito al meglio alcuni spot. Ma in alcuni casi non ha brillato nella lettura della mano. Con ogni probabilità ha fatto alcuni call che non voleva fare e che non si aspettava neanche Sylvia”.

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In heads-up il futuro campione del Main Event ha cambiato marcia: “le prime mani le ho giocate in maniera tight e passiva, ma ero pronto ad aggredirlo e così è stato: quando ho avuto un vantaggio di 2:1 attendevo il colpo giusto per vincere il torneo. Nella mano finale, a dire il vero, quando ha girato le carte non pensavo di essere in vantaggio.. ho tirato un gran sospiro di sollievo”.

Merson pensa però già ad un altro capitolo avvincente della sua carriera: “avevo già programmato di giocare gli High Stakes di Macao e questa vittoria mi dà ancor più sicurezza”.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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