Incredibile ma vero: l'ex pro di Full Tilt Poker, Haseeb "DogIsHead" Qureshi, ha deciso di donare 75.000 $ in beneficenza, lasciandosi solo 10.000 $ per sé e dando così un colpo di spugna al passato.
Ricorderete che lo statunitense era finito nell'occhio del ciclone per il caso di José "Girah" Macedo, ed a seguito del suo coinvolgimento si era ritirato dal mondo del poker. Oggi, ad oltre due anni di distanza, la sua decisione lo ha riportato prepotentemente alla ribalta delle cronache, facendo riaffiorare non poche polemiche.
"Una parte di quel denaro la lascerò ad i miei genitori, e poi devolverò tutto ad organizzazioni benefiche - ha scritto sul proprio sito web - il poker è stato per me un'esperienza meravigliosa e surreale, ma non voglio vivere nella sua ombra, non voglio pensare che la mia carriera sia stata l'apice della mia vita. Piuttosto, voglio dimostrare a me stesso che non mi serviva il poker".
Haseeb Qureshi ora è scrittore: il suo è un sincero ravvedimento o una trovata di marketing ambigua?
L'intenzione appare nobile, ma la verità è che per sua stessa ammissione gran parte del denaro andrà a suo padre e sua madre - stiamo parlando di circa 400.000 dollari - ed è qui che i conti rischiano di non tornare: come non pensare che possa essere soltanto una trovata pubblicitaria per offuscare quanto accaduto?
Haseeb ha infatti appena scritto un libro, intitolato "How to be a poker player - the philosophy of poker" ed acquistabile online. Certo, visto il suo passato, sarebbe stato difficile per lui avere credibilità in questo settore, ma dicendo di aver donato tutto in beneficenza la cosa cambia...
Il timing, visti i progressi che sta facendo la regolamentazione del poker online negli Stati Uniti, sembra essere quello giusto per una pubblicazione simile, e visto che gran parte del denaro rimane "in famiglia" - per quanto sia nobile l'idea di lasciare questa somma ai propri anziani genitori - sembra una scelta sostanzialmente diversa, rispetto a quella di spogliarsi dei propri averi per donarli ai poveri.
Appare quindi un po' goffa e paradossale - ad esempio - la fotografia del suo pasto pubblicata sul sito (pare che ora mangi ogni giorno in una caffetteria dove si spendono 10 dollari) a dimostrazione della nuova vita "frugale" abbracciata. Essendo ormai prossimi al Natale, vorremmo tanto credere che le intenzioni siano le più pure e sincere, ma siccome non siamo dei santi il dubbio che si tratti di qualcosa di ben diverso non può che sfiorarci.