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Howard Lederer al Bellagio: i pro gli fanno la "Festa"…

howard-ledererIl fantasma di Howard Lederer oramai imperversa sulla Strip ma nella serata di ieri si è presentato in carne e ossa al Bellagio, per l'evento live “Festa al Lago”, l'appuntamento autunnale da 10.000$.

La sua presenza ha fatto scalpore: fino ad ora “The Professor” aveva comunque mantenuto un basso profilo, giocando qualche partita cash high stakes, in ambienti esclusivi e protetti come la “Ivey’s Room” dell’Aria Casinò o la “Bobby's Room” del Bellagio.

Questa volta ha deciso di mischiarsi tra gli altri comuni mortali e le reazioni non sono state molto positive da parte della community pokeristica. Sulla sua testa, a seguito dello scandalo Full Tilt Poker, pendono accuse (in sede civile) pesanti, considerando la sua responsabilità (senza dubbio morale, altre verranno accertate) nel crack (era membro del consiglio, co-fondatore ed uno degli azionisti più in vista).

Al Bellagio sono in molti a non aver gradito la sua presenza, considerando che gli ex clienti di FTP non hanno ancora avuto la fortuna di essere rimborsati (statunitensi in testa, ma anche gli italiani non possono fare salti di gioia).

Jason Mercier non nasconde il suo fastidio in pubblico: "Howard Lederer cosa c'è di sbagliato in te? Torna a nasconderti. Se un giorno dovessi sederti al mio tavolo, non smetterei mai di riderti in faccia".

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Daniel Negreanu non era presente a causa di una festa benefica a New York, ma non perde l’occasione per attaccare il rivale: "Non ero così sorpreso nel vederlo in azione in una partita di cash game alla Bobby Room's ma è vergognoso sapere che sta giocando un torneo seduto con molti players che non hanno ricevuto un centesimo dei loro soldi da Full Tilt ancora. Totalmente irrispettoso. Il Bellagio poteva impedirgli di non giocare? Si potevano farlo ma hanno scelto di non farlo”.

Ed anche sul web c'è chi ha proposto il suo ban da tutti i tornei live. Sul punto Isaac Haxton prende le distanze: "agli imbroglioni dovrebbe essere vietato l'ingresso nei casinò. Howard non ha mai barato a poker, su di lui pendono altre accuse ed è un problema per i giudici, non per il Bellagio. Tutti questi rumors sul suo possibile divieto ad entrare è ridicolo. I casinò non sono responsabili per il ban delle persone impopolari".

Prahlad Friedman conferma su Twitter: "c'è molta tensione qui al Bellagio". E Jonathan Duhamel commenta ironico: "Wow Howard al Bellagio! Questo ragazzo ha gli attributi".

Chi invece ha rincarato la dose è David "Audavidb" Baker: "Howard che gioca a cash con i red pro che hanno contribuito a renderlo ricco è una cosa, ma giocare un torneo da 10.000$ contro tutti i giocatori che ha truffato è un' altra". Naturalmente la truffa non è ancora stata provata in nessun tribunale, a New York dovranno essere accertate le sue responsabilità, ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti, e migliaia di players - in questo lungo anno e mezzo di ansie ed attese – sono ancora in attesa dei propri fondi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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