Vai al contenuto

Il Bellagio licenzia Doug Dalton, i giocatori "applaudono"

C'è aria di resa dei conti al Bellagio: dopo anni ed anni di predominio assoluto nella scena di Las Vegas, una delle poker room più famose silura il proprio responsabile, a causa di un declino in favore dell'Aria Casino che certo non scoprono oggi a Sin City.

A fare le spese di questo cambio della guardia è stato Doug Dalton, che da più di trent'anni lavorava per la MGM: nonostante al momento non esistano dichiarazioni ufficiale, è opinione comune fra i giocatori quella che l'addio sia stato tutt'altro che consensuale o voluto dal diretto interessato, tanto che già serpeggia il nome di Sean McCormack come possibile sostituto.

Perché questa vicenda rischi di essere tutt'altro che una semplice faccenda interna lo spiega direttamente Jimmy "gobboboy" Fricke, dalle pagine di Two Plus Two: "Hanno goduto di un monopolio di fatto per molto tempo, ma non si sono mai adeguati ai desideri dei giocatori continuando a spingere i tornei, anche in piena recessione e con qualche flop. Le uniche persone che gli interessavano erano i giocatori che si sedevano almeno al $25/$50, perché sono quelle che poi sponsorizzano la poker room e fanno accorrere i turisti, ma non riescono mai a trattenerli". 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

E i motivi per preferire la concorrenza, sempre a detta dello stesso Fricke, non mancano: dalla scortesia dei floormen agli spazi angusti fino ad un sistema di "comp" inadeguato, analisi che viene condivisa da molti e quindi probabilmente basata su fatti concreti.

Pare che alcuni intendessero cambiare le cose in meglio, ma esporsi pubblicamente avrebbe - secondo questa tesi - addirittura messo a rischio il proprio lavoro. Almeno fino ad ora. Questa freddezza dipenderebbe anche dal fatto che i giocatori di poker tendenzialmente non sono clienti sofisticati o che vestono in modo elegante, ma certo spesso hanno le tasche gonfie, ed evidentemente non solo visto che molti ormai da tempo si sono trasferiti all'Aria Casino.

Non è un caso, del resto, se già nel 2011 vi segnalavamo quanto il mito della Bobby's Room fosse ormai offuscato, ed un nome come quello del Bellagio evidentemente non può  più accontentarsi di essere associato da tempo al "second best", quando non addirittura peggio.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI