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Isaac Haxton: "E' la mano più bella che abbia mai giocato"

Isaac Haxton è un mito non per caso: lo statunitense ha classe da vendere e  vanta vincite milionarie, eppure per certi aspetti è molto lontano dallo stereotipo del giocatore di poker professionista.

Nato come giocatore di scacchi, che abbandonerà presto a causa di un giovane avversario che non riuscirà mai a battere, come molti altri pionieri è passato attraverso l'apprendistato di Magic The Gathering, scoprendo  il poker proprio grazie ad amici di quell'ambiente.

"Avevano qualche anno più di me, e così molti andavano al casinò - racconta in un documentario rilasciato da PokerStars - uno di loro mi descrisse il poker come Magic, ma in cui gli avversari non giocavano per vincere e c'erano in ballo un sacco di soldi".

In quel periodo, era il 2004, per lui comincia il college dove studierà informatica, ma nel quale continuerà a giocare a poker e conoscerà anche Zoe, sua futura moglie. La carriera da ricercatore però, quella che si era immaginato di portare avanti negli anni, ad un certo punto sembrava offrire poche opportunità: il poker poteva essere una svolta.

Isaac era sempre stato il più bravo tra i suoi amici, e con l'UIGEA appena approvata sapeva che il poker online statunitense fosse a rischio: "Pensai che se mi fossi dedicato al poker anima e corpo avrei potuto vincere un milione di dollari in un anno, ed il terreno più favorevole per questo sembrava essere il cash game".

Si fa coachare da professionisti e comincia a giocare, passando in pochi mesi da giocare il $5/$10 al $20/$40. Ma poi arriva la prima svolta della sua carriera, ovvero la partecipazione a quella che oggi è la PokerStars Caribbean Adventure, e che allora - siamo nel 2007 - faceva parte del circuito WPT.

Isaac Haxton al final table delle Bahamas, nel 2007"Mi qualificai attraverso un satellite, pensando di andare a fare una vacanza alle Bahamas assieme alla mia ragazza - ricorda adesso Haxton - ed invece già nel day 2 ero chipleader". E rimarrà in testa fino al tavolo finale, quando con 6 giocatori rimasti avrà più della metà delle fiches in gioco: "Era la situazione più importante in cui mi fossi mai trovato, ma mi sentivo come se mi fossi allenato tutta la vita per questo".

Anche in heads-up il suo vantaggio è considerevole: ha 13 milioni di fiches, mentre il suo avversario Ryan Dout ha appena 5 milioni. Ma ecco che la fortuna gira, e Haxton perde la chipleading ed il torneo, ma non prima di giocare questa mano.

Isaac ha 3 2 , Ryan 7 5 , ed il board è q 4 a k q . Haxton punta 700.000, ma subisce un rilancio fino a due milioni: "Il mio primo pensiero fu quello di aver perso quel piatto. Abbassai la testa, realizzando poi che il fatto che avesse checkato dietro al turn mi faceva pensare non avesse davvero una mano forte". E così andò all-in per circa sei milioni, facendo foldare il proprio avversario e mostrando subito le carte: "Ti piacerà questa mano, quando la vedrai in televisione", gli dirà a caldo Dout.

Anche se la delusione per il secondo posto fu molta, quel piazzamento gli valse comunque 862.000 $, quando non aveva che 21 anni. Si trasferì quindi a Las Vegas alle Panorama Towers, dove vivevano anche Scott Seiver, Justin Bonomo e Scott O' Dwyer, e dove rimase fino al Black Friday.

"A quel punto divenne chiaro che avremmo dovuto trasferirci, volendo continuare a giocare a poker online, ed una sera seduto sul divano dissi a Zoe che sarebbe stato tutto molto più semplice se fossimo stati sposati". E così fecero.

Dopo il matrimonio a Sin City, in compagnia delle loro famiglie ed amici, nel giro di due settimane si erano già trasferiti a Malta, che è tutt'ora la sua "base" quando non si trova in giro per il mondo.