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James Woods racconta la mano più incredibile della sua vita: quella del Bad Beat Jackpot da $488.000

Il Bad Beat Jackpot è uno degli strumenti più utilizzati delle poker room e dei casinò per aumentare il traffico ai tavoli. Per chi non fosse a conoscenza del suo meccanismo, la spiegazione è semplice: in ogni mano giocata, una parte del pot viene trattenuta per formare il montepremi del jackpot; quando un giocatore subisce una bad beat brutale (quasi sempre deve perdere con almeno un poker), riceve la percentuale più grande del jackpot, mentre il restante viene distribuito a tutti i presenti al tavolo.

In giro per il mondo sono stati assegnati decine di Bad Beat Jackpot con importi altissimi. Ad esempio, lo scorso febbraio su Lottomatica un giocatore vinse quasi €300.000 perdendo con un poker di Jack. Un’immensa fortuna nella sfortuna, una sensazione che conosce bene anche l’attore di Hollywood James Woods.

Woods è un grandissimo appassionato di poker e non manca mai di presenziare almeno a un paio di tornei delle WSOP. Nel corso di una pausa da un evento nelle sale del Rio, ha confessato a Pokernews.com di aver vinto, diverso tempo prima, una cifra notevole grazie a un Bad Beat Jackpot. Quella mano è diventata, inevitabilmente, la più folle che abbia mai giocato nella sua vita.

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James Woods e un Bad Beat Jackpot da $488.000

“I miei amici ridevano di me perché volevo sedermi a un tavolo $1-$2”, dichiara l’attore milionario. Il racconto si riferisce a una nottata di parecchi anni fa al Foxwoods Casino del Connecticut.

“La ragione per cui volevo giocare a quei limiti era il Bad Beat Jackpot. Il jackpot veniva assegnato quando un giocatore perdeva con un poker di 8 o con un punto superiore“.

Le regole erano chiare: chi perdeva con un poker di 8 o un punto superiore riceveva metà jackpot, chi vinceva la mano ne prendeva un quarto. Il resto del montepremi veniva distribuito a tutti gli altri giocatori presenti al tavolo che avevano ricevuto le carte.

La mano che James Woods non dimenticherà mai iniziò quando spillò 6 7 dal bottone. Decise di chiamare il rilancio a $7 di un giocatore da middle position e quando lo small blind piazzò la 3-bet a $35, decise nuovamente di chiamare.

Stavo quasi per foldare“, ricorda oggi con un sorriso. “Era un rilancio così grande che doveva per forza avere una coppia di Assi“.

Woods era a caccia di scoppi, ma anche del Bad Beat Jackpot. Sul flop iniziò a crederci per davvero, perché scesero a 10 9 . In quel momento aveva un progetto di scala colore, mentre era probabile che il suo avversario avesse un top set con gli Assi.

Woods chiude scala colore

Lo small blind puntò $20 e Woods chiamò. Sul turn scese una carta che aumentò il suo battito cardiaco: un 8 che gli consegnò la scala colore. Il suo avversario fece check e l’attore, per paura di fargli foldare un tris di Assi, decise di fare check a sua volta.

A questo punto va sottolineato un aspetto importante: affinché il Bad Beat Jackpot sia valido, i giocatori coinvolti nella mano non devono parlare dei propri punti. Ciononostante, per provare a far capire al suo avversario che c’era la concreta possibilità di vincere il Bad Beat Jackpot, Woods si rivolse al dealer in questo modo: “Metti un Asso al river“.

E al river scese proprio un a . Se Woods aveva letto bene il suo avversario assegnandogli due Assi, in quel momento il Bad Beat Jackpot era a un passo dal diventare realtà.

L’ultimo ostacolo era evitare che il suo avversario foldasse: in quel caso non sarebbe stato distribuito un centesimo.

 

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Il semplice call con scala colore

“Al river quel giocatore fece una cosa strana”, ricorda. “Puntò solo $20. Io ero così spaventato che foldasse o muckasse la sua mano che decisi semplicemente di chiamare. Quattro giorni prima una signora aveva muckato una scala colore contro una scala reale perché non era a conoscenza del Bad Beat Jackpot”.

Una decisione che avrebbe invalidato il Bad Beat Jackpot quella di chiamare con il nuts (con il punto migliore in assoluto al river non si può fare check back o limitarsi al call). Fortunatamente, in quello spot il nuts era j q ; Woods aveva quindi la possibilità di chiamare temendo un punto migliore del suo.

Subito dopo il call, l’attore si alzò in piedi e disse al suo avversario di mostrare subito le carte. Lui obbedì, girando proprio una coppia di Assi. L’intero tavolò si lanciò in festeggiamenti di ogni tipo: il Bad Beat Jackpot da quasi mezzo milione di dollari era stato assegnato.

I premi distribuiti

Dei $488.000 in palio, $244.000 andarono al giocatore che aveva perso la mano con A-A. Woods intascò la bellezza di $122.000 (61.000 big blinds a quella partita di $1-$2) e tutti i giocatori presenti al tavolo che avevano ricevuto le carte intascarono $17.000 a testa.

“La cosa divertente era che prima della mano il marito di una giocatrice presente al tavolo le aveva chiesto di tornare a casa. Lei rispose che voleva giocare l’ultima mano, e grazie a quella decisione vinse $17.000″, racconta Woods.

Ma quello non fu l’unico episodio incredibile.

“Ancora più pazzesco fu ciò che successe a un altro giocatore. Si era appena seduto al tavolo, poco prima che venissero distribuite le carte nella mano del Bad Beat Jackpot. Il dealer chiese all’uomo se volesse entrare subito in gioco da UTG. È una cosa stupida da fare, perché nella mano successiva sei sul big blind. Ma lui disse che voleva entrare subito pagando il big blind perché si sentiva fortunato. Se non fosse entrato in gioco, le carte sarebbero state distribuite diversamente e non ci sarebbe mai stata la Bad Beat”.

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