Joe Sebok dopo il black friday si è preso una lunga pausa dal poker: l'inevitabile rescissione del contratto con lo sponsor Ultimate Bet (sito in fallimento a causa dell'inchiesta del FBI) lo ha spinto a scelte difficili e coraggiose, nonostante nei tornei live avesse guadagnato oltre 1,8 milioni di dollari in vincite lorde.
Ad un anno di distanza, il figliocco di Barry Greenstein ha cambiato rotta ed investito nel settore vinicolo. Da Los Angeles si è trasferito nella Bay Arena, a Santa Rosa, dove ha acquistato un impianto per vinificare, lavorando per diverse cantine locali.
Si è prestato ad un lavoro massacrante: "prima facevo lunghe sessioni al tavolo da poker di 12 ore, ora in cantina, in alcuni momenti dell'anno, è richiesta la mia presenza per 24 ore su 24. Ti alzi alle 4 del mattino e non sai quando finisci. Si tratta di un lavoro impegnativo anche a livello mentale".
Lo sforzo si è sentito sul fisico di Joe: "durante la vendemmia ho perso 8 chili. E' risaputo che i giocatori di poker sono pigri e non mantengono il loro peso forma. Potrei rimanere in questo mercato per un pò di tempo".
Joe Sebok ha anche intenzione di lavorare come responsabile marketing per alcune aziende vinicole locali ed ha già affrontato diversi colloqui. Il gioco sembra un capitolo chiuso per lui, non ha più toccato le carte neanche per sbaglio: "il poker è stata un'esperienza per me molto positiva nel corso degli anni...mi ha offerto buone possibilità ma ora ho altri interessi".