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"Guardare te che giochi a poker è come guardare Picasso mentre dipinge"

Generalmente, chi gioca a poker lo fa per soldi. Oltre un certo livello, tuttavia, i soldi non sono l'unica ricompensa questo gioco è in grado di darti: la competizione mentale è incredibilmente serrata e, di conseguenza, la stima dei colleghi vale moltissimo. Così, quello che è accaduto oggi pomeriggio a Mustapha Kanit è qualcosa in più di un complimento: è una sorta di investitura.

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Siamo al day 2 del 100.000€ High Roller, uno degli eventi di punta dell'EPT Grand Final di Montecarlo. Al tavolo c'è il top player azzurro, ormai stella di prima grandezza anche a questi livelli, dopo le grandissime vittorie che ha inanellato impressionando il mondo. Mustacchione è già chipleader del torneo ed è impegnato in un colpo con il bielorusso Mikita Badziakouski, a sua volta chipleader dopo il day 1 ma che sta subendo decisamente la pressione del nostro.

Su board 5 2 8 5 3 Kanit rilancia a 340.000 la bet 120.000 dell'avversario, che entra in crisi. Musta lo provoca un po' in chat, mostrando di essere ormai di un altro livello anche nella presenza al tavolo e nel table talk. "Gioco bene eh?", gli fa Musta;  "Mi stai distruggendo", gli risponde Mikita e Kanit replica ancora "Lo so, è la storia della mia vita bro". Il siparietto ottiene l'effetto sperato, perchè Badziakouski fa call buttando però le sue carte nel mucchio alla vista dei 3 3 dell'italiano, che incamera il pot ma non solo...

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John Juanda
John Juanda

Secondo quanto raccontato dai blogger di Pokernews, interviene John Juanda, presente al tavolo ma non coinvolto nella mano, che esclama, rivolto a Mustacchione: "Guardare te giocare a poker è come guardare Picasso mentre dipinge".

Musta o Pablo?
Musta o Pablo?

Un'affermazione del genere, da parte di un campione sulla breccia da moltissimi anni, con 18 milioni di dollari vinti in carriera e la fresca elezione nella Poker Hall Of Fame è più di un complimento: è una autentica investitura. Dopo una lusinga di questo livello, caro Musta, ti tocca (ri)vincere!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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