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JP McManus

Come vincere $17,4 milioni in 72 ore grazie al backgammon: JP McManus

Secondo quanto riporta il The Daily Beast, JP McManus, leggendario gambler irlandese, avrebbe ripulito un ricco business americano in una sessione di 72 ore di backgammon, al termine della quale si sarebbe intascato la straordinaria cifra di 17,4 milioni di dollari.

Alec E. Gores, questo il nome del pollo, pare vanti conoscenze e amicizie con celebrità del calibro di Sylvester Stallone, Tobey Maguire e Ben Affleck, ma avrebbe fatto meglio ad informarsi un po' di più su JP McManus, che nella Terra del Trifoglio è una specie di divinità del gambling.

Un problema di… tasse

McManus è solito portarsi in giro un set portatile per giocare al backgammon. Secondo il Daily Beast, il gambler irlandese spesso attacca bottone con i vicini di posto sull'aereo, convincendoli a giocare nel tentativo (solitamente a buon fine) di ripagarsi il costo del viaggio.

Ma quando nel 2012 si è seduto accanto a Gores, che ha una fortuna stimata in 2,1 miliardi di dollari, per quella che è stata descritta come una "partita seria di backgammon", McManus se n'è tornato a casa con una cifra grazie alla quale altro che un biglietto aereo: avrebbe potuto comprarsi tranquillamente un jet privato.

La questione è venuta alla ribalta perché il caso è finito in tribunale. È stato proprio McManus a rivolgersi alla Giustizia, tirando in ballo nientemeno che il Fisco americano. Gores, infatti, si è tenuto 5,22 milioni di dollari dei 17,4 milioni che ha perso, sostenendo di doverci pagare le tasse.

Gli avvocati di McManus, tuttavia, obiettano che si tratterebbe di un caso di "tassazione doppia", visto che il gambler paga le tasse ovviamente in Irlanda, Paese che nel 1997 ha stretto un accordo fiscale proprio con gli Stati Uniti d'America.

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Da 4 sterline a una fortuna: la dipendenza da vittoria di McManus

Alcuni amici di McManus hanno raccontato al Daily Beasti che l'irlandese non è tipo da lasciar perdere: "JP non è quella persona che scuote le spalle e passa oltre"; "Non dimenticate che JP ha iniziato praticamente con niente. Le sue fortune si basano su una scommessa da 4 sterline nel 1970, quando aveva 20 anni".

In Irlanda, la storia di JP è famosissima. Nel 1970, durante una corsa di cavalli, scommise 4 sterline su Linden Tree, vincendone 50 dato che il cavallo era quotato 100/8. Piazzò poi un'altra puntata da 4 sterline sullo stesso cavallo, nella Gold Cup, vincendone 100 grazie a una quotazione di 25/1. Ricordiamoci che siamo negli anni 70, e che allora 150 sterline erano una discreta sommetta.

Il gambler irlandese non è tipo da rilasciare interviste, anche se tempo fa accettò di rispondere alle domande di un giornale locale, il Limerick Leader, al quale regalò alcune perle di saggezza:

"Se trovassi qualcuno disposto a giocare, scommetterei su qualsiasi cosa. Ma tornando indietro, come mi ha fatto notare un amico, arriva il momento in cui bisogna passare dalla dipendenza dal gioco alla dipendenza dalla vittoria: non è il gambling ad essere importante, è vincere. Se si fa questo passaggio, si diventa più controllati, più consapevoli. Si acquistano disciplina e temperamento".

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