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Juha Helppi: “Nel 2017 ho incassato $157.000, ma è il primo anno che chiudo in perdita”

Quando si parla di veterani del poker ancora attivi al giorno d’oggi, si pensa immediatamente a Daniel Negreanu, Phil Hellmuth ed Erik Seidel. Ovvero, tre professionisti statunitensi, che hanno compreso le potenzialità di questo gioco in tempi non sospetti.

In realtà anche l’Europa ha i suoi veterani, uno dei quali è sicuramente Max Pescatori. Ma tra coloro che hanno scoperto il poker negli anni novanta nel vecchio continente non si può che menzionare anche Juha Helppi, leggenda del giochino in Finlandia.

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La carriera ventennale di Juha Helppi

Helppi iniziò a giocare a nel lontano 1999, nei circoli di Helsinki. Nei due anni successivi, quella semplice passione si trasformò prima in un hobby remunerativo e poi in un lavoro. Il suo primo ITM nei tornei live arrivò nel 2001. Nello stesso anno effettuò anche il primo deposito online: “Caricai $200 e andò bene, perché quello fu il mio primo e unico deposito“.

Dal 2003 ad oggi, il finlandese ha sempre vinto almeno $100.000 all’anno, evolvendosi in un modo che non avrebbe mai immaginato: “Se nel 1999 mi avessero detto che avrei giocato tornei da €50.000 con regolarità, non ci avrei creduto. Avrei considerato il me del 2017 un folle“.

Una carriera di enorme successo, nella quale ha incassato la bellezza di 7 milioni di dollari solo nei tornei dal vivo. Come si raggiungono questi risultati con questa costanza? Prima di tutto con grande umiltà, una caratteristica che Juha ha dimostrato di avere in una recente intervista a Pokernews.com.

Juha Helppi, quando vincere $157.000 non basta

Quest’anno il professionista finlandese ha vinto $157.459 nei tornei dal vivo. Ci è riuscito grazie a 11 bandierine in giro per il mondo (Olanda, Finlandia, Stati Uniti, Estonia e Spagna) ma questo score non è stato sufficiente per chiudere il 2017 in attivo: il costo dei buy-in ha superato la cifra incassata.

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Questo è il primo anno che chiuderò in perdita nei tornei live“, ammette Helppi. “Ovviamente è una delusione, soprattutto perché ho subito molteplici bad beat nelle situazioni chiave del torneo. In un’annata giochi solo 40-50 tornei, è molto facile chiudere in perdita. Fortunatamente ho vinto nel cash game“.

Helppi è convinto che il suo passivo sia determinato anche dal livello sempre più duro nei tornei high roller: “Nell’high roller da €50.000 di Praga ho fatto re-entry, nonostante il field fosse molto tosto. Ormai, però, conosco tutti i regular molto bene, so come giocano e so come aggiustare il mio gioco contro di loro”.

Helppi impegnato all’EPT di Malta

Considerando il calo di entries all’high roller del Pokerstars Championship di Praga, Juha Helppi si augura un rinnovamento della scena high roller. Anche per continuare a mantenere costanti le sue vincite nei tornei dal vivo.

Bisogna fare qualcosa per rilanciare gli high roller live, perché le iscrizioni calano, la rake è alta e il livello molto difficile“.

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