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Justin Bonomo ringrazia tutti e annuncia un distacco dal poker fino a settembre

Un predestinato. Non può essere definito altrimenti, Justin Bonomo. Quando ancora non aveva 20 anni diventava il più giovane finalista nella storia dell’EPT. Era il 2005 e la tappa di Deauville, c’era anche Luca Pagano che era già al secondo final table nel circuito. Luca chiuse 8°, Justin 4°.

Deauville, 2005: un giovanissimo Justin Bonomo centra il final table EPT

13 anni e mezzo dopo, Justin Bonomo è appena diventato il giocatore più vincente nella storia dei tornei di poker live. Nel mezzo moltissimi alti e qualche basso, come uno scandalo per multiaccount che gli creò problemi quando era ancora una giovane promessa del poker online.

A qualche giorno di distanza dall’epica impresa del Big One For One Drop, ZeeJustin si è rifatto vivo su Twitter. Un lungo post in cui ha ringraziato tutti e fatto qualche dichiarazione importante.

Justin Bonomo: “Non avrei mai pensato di avere un’annata così”

“Sono grato per l’incredibile numero di successi che ho vissuto quest’anno. Ho terminato già mesi fa gli aggettivi per definire quanto tutto ciò sia irreale, ma in qualche modo quella striscia continua ancora. Gioco a poker da 17 anni e non avrei mai pensato che sarei stato io, il giocatore con una folle striscia di vittorie come questa”, esordisce Bonomo.

Ovviamente ringrazia tutti quelli che gli sono stati vicino, online ma anche dal vivo a fare il tifo per lui al One Drop.

Grazie a tutti, ma in particolare ad Ike

Ben presto, però, Justin ringrazia i colleghi. “Sono grato per i giocatori incredibilmente forti e talentuosi che ho incontrato, studiato e da cui ho imparato lungo tutta la mia carriera, specialmente negli ultimi due anni. Il gioco è così incredibilmente complesso e io non sarei mai stato intelligente abbastanza da arrivare al punto in cui sono arrivato da solo, senza il vostro aiuto. Le persone da menzionare sarebbero troppe, ma voglio fare un’eccezione per Isaac Haxton. Lo incontrai 10 anni fa e da allora il mio cervello entrò in grande sintonia con il suo approccio al poker. Grazie a lui iniziai a pensare in termini teorici e di bilanciamento. Isaac mi ha regalato così tanti dei pezzi mancanti al puzzle che stavo cercando di risolvere La sua brillantezza fa paura e posso dire che è stato un onore e un piacere, poter ammirare come il suo cervello agisca durante gli anni.”

Top player: Isaac Haxton
Isaac Haxton

Sono un ragazzo fortunato

Nel ringraziare la famiglia, invece, Justin Bonomo sottolinea la fortuna che ha avuto e l’importanza della famiglia e dell’educazione che ha ricevuto. “Ringrazio la mia famiglia per avermi permesso così tanti vantaggi nella vita.” Bonomo parla dei suoi esordi. “Iniziai con un bankroll per il poker da 500 dollari, e tutto quello che ho oggi viene da lì. Ma far passare solo l’idea che non ho più versato neanche un dollaro non sarebbe un ritratto fedele della realtà.

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Sono nato come un americano bianco in una famiglia benestante di classe medio-alta. I vantaggi che ciò ha comportato, così come gli svantaggi e gli ostacoli di cui non mi sono mai dovuto neanche preoccupare, sono tutti elementi decisivi. Ho ricevuto una istruzione al top e completamente gratis, così come un amore infinito e un supporto costante da tutta la mia famiglia. E quando decisi di intraprendere il rischio di una carriera nel poker, sapevo già che la mia famiglia avere già pronta una alternativa per me, una rete di salvataggio per farmi riprendere.”
Così, dopo aver festeggiato il Super High Roller Bowl insieme alla madre, il successo del Big One For One Drop è stato un’occasione da condividere con il padre.

Sono un ragazzo fortunato #2

“Sono grato per il rispetto e l’ammirazione che ho ricevuto. La mia reazione istintiva è di parlare di quanta fortuna ho avuto. Perché sì, devi essere fortunato per vincere anche solo un torneo di poker, figuriamoci dozzine! Ma tutto quel rispetto e quella stima mi aiutano a ricordare che posso smettere di parlare di fortuna, e semplicemente essere orgoglioso. Ho lavorato duro per essere dove mi trovo ora. Quindi anche se la fortuna ha avuto un ruolo, anche se l’aiuto e l’ispirazione degli altri hanno avuto un ruolo, devo essere orgoglioso. Ciò che ho fatto è davvero fenomenale e non mi vergogno ad ammettere che ne vado orgoglioso.”

Justin Bonomo, più forte della run di Holz

Ci vediamo a settembre!

Quindi, il futuro. Qui arriva una dichiarazione sorprendente. “Molte persone mi stanno chiedendo cosa farò adesso. Continuerò a giocare per battere il ferro finché è caldo consolidanto il migliore anno nella storia del poker, magari cercando di vincere il titolo di GPI Player Of The Year? La risposta è NO. Senza dubbio i record e i traguardi sono soddisfazioni enormi. La felicità e la cura di se stessi sono però cose più importanti. Mi prenderò un periodo lontano dai tavoli e non giocherò fino al Poker Masters di settembre.

Ho così tante cose da fare nella mia vita, compreso il matrimonio di due persone che amo, viaggiare, il Burning Man e molto altro ancora. Guardandomi indietro, ho avuto tante volte l’occasione di sacrificare qualcosa di importante della mia vita per inseguire cose come il WSOP Player Of The Year, ma sono felice e orgoglioso di avere scelto sempre di assecondare le cose che ritenevo più importanti per me.

Consiglio ai giovani

Infine, il consiglio ai colleghi giocatori. “A tutti i poker player in ascolto, vi esorto a uscire dal guscio e concentrarvi sulla felicità e la cura della vostra persona. E’ molto importante e porta vantaggi enormi, anche ai tavoli.”

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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