Gli analisti non sembrano avere dubbi: non soltanto Macao continua a macinare record in termini di profitti, ma continuerà a farlo anche nel 2014, guardando ormai dall'alto in basso la sorella minore Las Vegas.
Nel 2013, i casinò dell'ex colonia portoghese hanno registrato entrate per oltre 45 miliardi di dollari, toccando così una crescita su base annua pari al 19%. Si tratta di una cifra spaventosa, pari a circa sette volte quella che può vantare Vegas.
E pensare che nel 2002, quando le autorità cinesi concessero ai casinò stranieri di aprire i battenti, si viaggiava nell'ordine dei tre miliardi di dollari l'anno: secondo le proiezioni, una cartolina appartenente al passato, destinata a rimanersene in soffitta ad ingiallire.
Ne è convinta Karen Tang, che lavora per la Deutsche Bank e fa sapere che quest'anno ci potrebbe essere una crescita superiore al 20%. I casinò operanti sono già 35, all'interno di un'area peraltro piuttosto ristretta, ma di qui ad un anno rischiano di essere ancora di più.
Del resto, il giocatore di Macao è ben diverso dal turista che si reca a Las Vegas: vuole giocare, e molto, in quanto i tavoli non sono per lui un diversivo come gli altri ma spesso l'unico che conta, il solo che li ha spinti fin laggiù.
Naturalmente nell'immaginario collettivo Las Vegas rimarrà sempre la regina quando si tratta di luci e tentazioni varie, ma dall'altra parte del mondo sanno bene come le cose ormai siano davvero cambiate.