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Phil Hellmuth: "il PSPC torneo spettacolare. Finanziariamente sto bene. Mi faccio pagare $50.000 ad evento"

Alle Bahamas, in occasione del PokerStars Players Championship (PSPC) è arrivato anche Phil Hellmuth ed una star come lui non può passare inosservata: 15 braccialetti vinti alle WSOP hanno un peso. Frank Op de Woerd di PokerNews ne ha approfittato per ritagliarsi un pò di tempo con il campione di Palo Alto.

Hellmuth promuove il PSPC

Nella sua lussuosa room dell'Atlantis Resort di Nassau, davanti alle meravigliose spiagge caraibiche, Hellmuth ha promosso il format della prima edizione del PSPC: "non sono un regular del PCA, non venivo qui da molto tempo - afferma Poker Brat - . Ma ero entusiasta di giocare un high roller da $25.000 con un field così vasto. Sinceramente, non ho mai visto nulla del genere, ben oltre mille iscritti. Bisogna dare a PokerStars molto credito per questo torneo e 5 milioni al vincitore! Wow. E' un evento bellissimo, dovrò prenotare per i prossimi 10 anni".

Phil Hellmuth

"Quella volta alle Carnival of Poker al Rio..."

Phil poi ci regala un aneddoto: "questo torneo mi ricorda un high roller simile che si giocava al Rio di Las Vegas a gennaio (nell'ambito delle Carnival of Poker Series) dal 1998 al 2000. Nessuno si presentò nei primi days ma alla fine il field fu importante (30 anni fa...). Abbiamo giocato molti tornei al Rio a gennaio e nei Main ricordo di aver conquistato sia un secondo che un terzo posto. Vi erano aspetti molto simili: buy-in importante (per quei tempi) ed un field interessante".

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Abbiamo fatto una ricerca e nel Main Event delle Carnival of Poker Series al Rio, nel lontano 1998, Hellmuth arrivò secondo alle spalle di Huck Seed che vinse oltre $300.000. Finirono nelle tasche di PokerBrat circa $150.000. Il buy-in era pesante per il 1998 ($5.000) per 153 entries e un montepremi di $750.000 che lasciò il segno. Il poker negli States era ancora un gioco di nicchia ma il giocatore "californiano" ricorda ancora quel prize pool.

"Sono fortunato, finanziariamente sto molto bene"

Hellmuth racconta il suo momento: "sono stato molto fortunato dal punto di vista finanziario. Possedevo quote di alcune aziende che sono state vendute per molti soldi". Ricordiamo che Hellmuth abita a Palo Alto in California ed è amico di diversi magnati della Silicon Valley.

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"Faccio pagare $50.000 per ogni mia partecipazione ad un evento e raccolgo quindi un sacco di soldi per beneficenza. Per questo motivo partecipo a molti eventi e faccio tanta televisione: negli ultimi 5/6 anni non ho giocato molto a poker, ad eccezione delle World Series of Poker". Il PSPC è stata quindi un'eccezione, molto probabilmente Phil giocherà anche il Main PCA.

 

Hellmuth non si smentisce mai e non abbandona le sue idee di grandezza: "potrei essere ricordato tra 50/100 anni come il giocatore di poker più forte di tutti o come colui che ha dato vita ad il più importante movimento sulla positività (ha scritto un libro #Positivity, ndr)"

Bilancio del 2018? "Ho vinto un braccialetto e non ho più giocato".

Guarda la diretta del day 3 del PSPC con Mustapha Kanit secondo nel chipcount: clicca qui!

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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