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Phil Ivey: "Voglio vincere il Main Event WSOP"

Phil Ivey non è tipo da accontentarsi, né come uomo né come giocatore, e nonostante come obiettivo sia molto difficile da realizzare, il suo sogno è quello di vincere il Main Event WSOP.

"La mia carriera parla da sola, non mi sentirei incompleto nel caso non accadesse - ha dichiarato ad allinmag.com - ma voglio vincere quel torneo più di chiunque altro, anche se quando hai di fronte migliaia di avversari ci sono molte cose che devono andare per il verso giusto".

Al di là del tavolo finale raggiunto nel 2009 - quando fu settimo - non tutti ricordano che ottenne un risultato simile anche nel 2003, quando ad eliminarlo al decimo posto fu proprio Chris Moneymaker.

Il futuro campione del mondo aveva a q , mentre Ivey 9 9 , ed i due finirono all-in al turn, su board q 6 q 9 . Incredibilmente, il river fu l' a , una mano che Ivey non ha certo dimenticato: "Tornai nel New Jersey guidando, ci misi tre giorni ed ebbi un sacco di tempo per pensarci. Una volta arrivato mi sentivo tranquillo, ero pronto per giocare di nuovo".

Vincere un torneo da 7.000 persone, che ci vorrà mai? (photo courtesy Neil Stoddart)

Nonostante questo, Ivey è convinto che avrà ancora occasione di arrivare fino in fondo: "Credo che potrei giocare un altro paio di tavoli finali, e quindi magari un giorno finirò col vincerlo. Quest'anno avevo chiuso il day 1 con 120.000 fiches, non avevo mai fatto così bene. Poi durante il terzo giorno ho floppato un set di tre contro un set di dieci dell'unico giocatore al tavolo che aveva più fiches di me, quindi sono stato un po' sfortunato".

In ogni caso, Phil crede che perché questo possa succedere debba ancora lavorare su se stesso, nonostante la stima di cui goda pressoché universalmente come giocatore: "Credo che la mia più grossa debolezza sia quella di prendere spesso decisioni troppo in fretta.
Molto spesso so già cosa farò, come ho intenzione di reagire ad una certa giocata, ma non di rado mi capita di prendere una cattiva decisione, e mi accorgo che se solo ci avessi pensato un po' di più avrei potuto farne una migliore. Bisogna allenarsi anche in questo, costringersi a riflettere quei 40 secondi in più per capire se davvero quello che stiamo per fare è la mossa migliore".

E se questo vale per Phil Ivey, evidentemente è un consiglio che in molti possono provare a far proprio, se non per vincere il Main Event WSOP certamente per migliorarsi come giocatori almeno un po'.