Sei atteggiamenti al tavolo da poker che non andrebbero mai tenuti. Perché irritano, perché creano fastidio e spesso si trasformano in nervosismo per tutto il tavolo. Vediamo quali sono e se da giocatori di poker live, vi rispecchiate in questa speciale classifica.
In questo Articolo:
1 – Gli eterni indecisi
Nel poker certe decisioni a volte richiedono del tempo. Soprattutto in una mano complessa e con tante chips nel mezzo. Dunque è più che lecito alle volte cadere in profonde riflessioni, per cercare la decisione più logica. Ma spesso incappiamo in avversari che anche per un semplice limp pensano infinito. Rientrano nella categorie degli eterni indecisi, giocatori il cui stato d’animo influisce sulle proprie giocate e dunque porta a delle scelte fin troppo ponderate.
Rallentano il ritmo al tavolo da poker, innervosiscono coloro che amano invece un gioco più snello e riducono notevolmente il numero di mani giocate in un singolo livello, rispetto alla media degli altri tavoli. Pensatori di eccezione e indecisi quasi sempre su cosa fare, sono un’ottima medicina per coloro che soffrono di insonnia.
2- Il poker non è un comizio elettorale
Il chiacchierone non manca mai al tavolo da poker. Il problema è che se il personaggio in questione, trova altri simili a lui, a quel tavolo l’ultimo dei pensieri è proprio giocare a poker. Vero che il poker live è anche momento di socialità e ben venga, in un’era in cui l’individuo è sempre più isolato, ma serve equilibrio.
Con il continuo parlare si rischia di far perdere il filo del gioco a tutti, oltre che ad infastidire coloro che ad esempio sono coinvolti in una mano assai importante. In presenza di questi giocatori, cuffie e musica a palla sono gli unici rimedi, anche a costo di passare come dei fottuti asociali. Se non amate giocare, mentre ascoltate musica, allora armatevi di qualche medicinale contro il mal di testa. Vi sarà utile.
3- Lavarsi is the way
Già era fondamentale prima la pulizia personale, figuriamoci adesso in piena pandemia. Nella speranza che si possa uscire ben presto dall’era covid-19, ci auguriamo che l’igiene personale venga rispettata anche in futuro ai tavoli da poker. A chi non è capitato di sedersi di fianco ad una persona che non va molto d’accordo con acqua e sapone?
Purtroppo a pochi. Indi per cui, come richiede una società civile e all’avanguardia, bisognerebbe avere sempre un occhio di riguardo per la propria igiene personale. Per se stessi prima di tutto, ma anche per le persone che siedono con noi allo stesso tavolo. Il regolamento del poker live, prevede anche l’allontanamento del giocatore, qualora il suo stato di igiene non sia accettabile.
4- Basta lamenti
Whinare è uno degli aspetti iconici del poker. Live ed online. Se in rete abbiamo la possibilità di chiudere la chat per non leggere i lamenti e in certi casi le follie scritte di alcuni rivali, dal vivo diventa un po’ più difficile. Ad ogni maledetto tavolo, anche nella peggior sala da poker del mondo, troverete sempre il giocatore che si lamenta di tutto.
Dalle pessime mani che vede, a quello che subisce al tavolo fra scoppi e river marci, oltre a commentare ogni fase del gioco, in stile tutto il “poker minuto per minuto“. Insomma una tassa sì da pagare, ma che con il passare dei minuti rischia seriamente di incidere sul sistema nervoso degli altri giocatori.
5 – Non mi interessa la tua mano
Questo punto si riallaccia in qualche modo al precedente. Oltre ai lamenti, c’è un’altra categoria pericolosa ai tavoli da poker. Coloro che raccontano mani a nastro. Partendo dal presupposto che a nessuno frega di cosa sia successo all’altro, questi giocatori vanno a ripescare anche mani giocate dieci anni prima.
Una sorta di moviola postuma che aggrava la loro posizione, ma soprattutto manda al manicomio il resto dei players. A meno che non siate blogger di poker, evitate davvero di raccontare mani su mani. In pochi vi ascolteranno, in molti vi odieranno e alla prima occasione cercheranno di spedirvi fuori dai giochi.
6 – Basta distrazioni al tavolo
Il sesto ed ultimo punto racchiude tutti gli altri. Abbiamo parlato in precedenza di ritmi ridotti al tavolo che innescano dei nervosismi nei giocatori. Molti “tempi morti” sono dettati dalla distrazione dei giocatori. Da quello che non piazza i blind, a quello che giocando al telefono non si rende conto che è il suo turno al tavolo, passando per coloro che si isolano talmente dal tavolo da non seguire l’azione dei giocatori che li precedono.
Il poker è un gioco che già da solo richiede molta concentrazione. Per cui distrarsi non solo crea problemi a se stessi, ma rischia anche di inficiare la concentrazione degli altri players al tavolo. Innescando così una reazione a catena, fra nervosismi e anarchie varie al tavolo da poker.