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Frank Sinatra

"Quella volta in cui Frank Sinatra mi ha sfidato a poker"

Frank Sinatra è stato probabilmente uno degli artisti più a tutto tondo nella storia dello show-business. Cantante inarrivabile, ma anche attore e ballerino provetto, The Voice è stato il simbolo di almeno un paio di generazioni. Su di lui le storie, che ne hanno alimentato la leggenda, si sprecano; noi oggi ve ne raccontiamo una, grazie a Michel Abecassis.

Il professional poker player francese oggi occupa la 36° posizione nella All Time Money List del suo paese, con oltre 1,1 milioni di dollari vinti in carriera. Ma il suo primo amore è stato il bridge, gioco che gli ha permesso proprio di incontrare Frank Sinatra… e di avere una storia da raccontare ai nipotini.

"Mi trovavo in questo lussuoso hotel di Biarritz, a quei tempi facevo il giocatore di bridge professionista e viaggiavo per il mondo per partecipare ai tornei", racconta in una video intervista. "Ad un certo punto volevo bere qualcosa al bar dell'hotel, ma c'erano delle tende e due bodyguard enormi".

Abecassis racconta di aver fatto un po' di resistenza, perché da ospite dell'albergo avrebbe voluto godersi un drink al bar. "Ad un certo punto, come a teatro, si aprono le tende ed esce lui, Frank Sinatra. Io sono rimasto sbalordito, con gli occhi spalancati. Non ci potevo credere".

Un Frank Sinatra già su di giri per un paio di drink: "Insomma, esce Frank Sinatra e dice qualcosa tipo 'Che cos'è questo casino, via di qui!'. E io faccio per andarmene. Lui però mi ferma: 'No no, non tu, dico a questi due energumeni qui: andatevene, non mi servite. Tu vieni dentro che beviamo qualcosa insieme'. Non ci volevo credere".

Abecassis rivela che Frank Sinatra è letteralmente impazzito quando il francese gli ha detto che giocava a bridge di professione. "Mi ha risposto: 'Dobbiamo assolutamente giocare a qualcosa. Ti sfido a poker'. Peccato che io a quei tempi, era il 1979, non sapevo ancora giocare! Ma lui era talmente appassionato di gambling che alla fine trovammo un gioco da fare: il backgammon".

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"Frank Sinatra aveva un lato oscuro, ma anche un cuore grande così"

"Ho stretto la mano a Sinatra". Se avete visto la trilogia di Ocean's, con George Clooney, Brad Pitt e tanti altri, vi ricorderete sicuramente di questa frase. Non è una delle (tante) invenzioni cinematografiche della celebre trilogia, ma una perifrasi davvero utilizzata negli USA: shaking Sinatra's hand sta a significare dare la propria parola e rispettarla, ma anche aver avuto modo di fare affari a Las Vegas, ai tempi in cui non serviva un contratto per sancire un accordo, ma bastava appunto una stretta di mano.

"Frank Sinatra aveva un lato oscuro, è vero", sottolinea Michael Abecassis, che dopo quell'incontro ha cercato di sapere il più possibile su The Voice. "Era legato alla mafia e questo lo sapevano tutti ad un certo punto. Tante volte Frank Sinatra ha preso a pugni i giornalisti che gliene chiedevano conto. Ma era anche una persona dal cuore grande così".

Abecassis insiste: "Frank Sinatra ha fatto tantissimo per i diritti civili: è grazie a lui se i casinò di Las Vegas hanno cominciato a permettere alle persone di colore di entrare a giocare. Si dice che fu il suo amico Sammy Davis Junior, ma probabilmente non fu così: fu il suo maggiordomo George Jacobs, al quale The Voice era molto legato".

E ancora: "Era un uomo molto generoso: ha donato un sacco di soldi in beneficienza o ai suoi amici in difficoltà, ma sempre in modo anonimo. Era un uomo passionale, anche: aveva tutte le donne del mondo ai suoi piedi".

La video intervista in cui Michel Abecassis parla di Frank Sinatra

[youtube]http://youtu.be/FXqGfrp7ZhY[/youtube]

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