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Ray Bitar si sposa ed è polemica tra i truffati di Full Tilt: non era in fin di vita?

Chi ha dovuto dire addio al bankroll che aveva su Full Tilt Poker in seguito al Black Friday conosce bene il nome di Ray Bitar. Insieme a Chris Ferguson e Howard Lederer, Bitar è uno dei personaggi più odiati nella community del poker online perché fu il principale responsabile del tracollo di Full Tilt e della conseguente perdita dei fondi dei giocatori. Ieri Pokerupdate.com ha dato la notizia del matrimonio di Ray Bitar, postando un paio di foto nelle quali si mostra felice e sorridente con la moglie. Queste immagini hanno suscitato un'inevitabile ondata di sdegno: l'ex numero uno di Full Tilt era infatti riuscito a evitare la prigione facendo leva sulle sue condizioni fisiche, definite dai suoi legali talmente precarie da lasciargli pochi mesi di vita.

Bitar fu la mente dietro allo schema di Ponzi avvenuto su Full Tilt. Invece di conservare i soldi versati dai giocatori in depositi separati e inaccessibili, l'ex CEO della storica poker room li destinava al pagamento degli stipendi milionari del team pro e soprattutto li utilizzava come se fossero di sua proprietà, per mantenere uno stile di vita da re tra ville spettacolari e auto di lusso. Il Black Friday bloccò il poker online negli USA e quindi anche il flusso di depositi; mentre Pokerstars fu in grado di restituire i fondi ai giocatori in breve tempo, su Full Tilt fu impossibile perché questi erano stati in gran parte spesi e investiti da Bitar.

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Ray Bitar qualche anno fa

Subito dopo il Black Friday, Ray Bitar scappò dalla sua villa di Las Vegas per fuggire dai federali, ma fu arrestato a New York poco dopo. Nel 2013 si dichiarò colpevole di bancarotta fraudolenta e frode telematica e di aver violato l'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act (UIGEA). Provò fin da subito a evitare il carcere in tutti i modi: pagò una multa di 40 milioni di dollari al governo americano e successivamente presentò al giudice una serie di cartelle cliniche che mettevano in mostra una gravissima patologia cardiaca che richiedeva un trapianto di cuore e lo rendeva inadatto alla vita dietro le sbarre. All'epoca gli utenti truffati da Bitar si scatenarono parlando dell'ennesima truffa, ma il giudice decretò che mandarlo in prigione sarebbe equivalso a condannarlo a morte e lo graziò.

Da allora sono passati quasi tre anni, nel corso dei quali in tanti si sono chiesti che fine avesse fatto Bitar e soprattutto in che condizioni, economiche e di salute, vivesse. Nell'ottobre 2014 intervenne su Twoplustwo Allen Cunningham per provare a placare l'odio nei confronti del suo ex boss e amico: "In base a quello che so, è improbabile che Ray Bitar abbia più di un paio di anni da vivere ed è praticamente senza un soldo". Queste dichiarazioni furono accolte con molto scetticismo e dopo quindici mesi, di fronte alle foto del matrimonio dell'ex numero uno di Full Tilt Poker, sembrano quasi ridicole.

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Ray Bitar appare infatti notevolmente dimagrito, ma non ha l'aspetto di una persona in fin di vita come descritto dai suoi legali e da Cunningham. Non sembra nemmeno al verde considerando la location del matrimonio (Glendora, California), le fotografie professionali e i vestiti. Queste immagini hanno ovviamente riacceso il risentimento nei suoi confronti, soprattutto negli States, dove tanti giocatori sono stati truffati per decine di migliaia di dollari.

Ray-Bitar

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