Se dovrebbe esserci un giocatore ormai avvezzo alla faccia più brutta della varianza, quello dovrebbe essere Sam Trickett: l'inglese gioca spesso a Macao ed online ai più alti livelli, eppure almeno per lui non tutte le bad beat sono uguali.
"Quando gioco online e subisco dei colpi sfortunati reagisco in maniera esagerata, mentre dal vivo non mi fa quest'effetto - spiega - la mia ragazza mi sente gridare per casa e pensa che abbia perso 300.000 €, quando magari ne ho persi giusto tremila, una cifra irrilevante rispetto a quanto potrei perdere in altre partite, ma c'è qualcosa nell'online che semplicemente mi fa impazzire".
Un paradosso che a detta di Trickett è in qualche modo irrisolvibile, quando si è dei giocatori: "Ho affrontato swing piuttosto pesanti, specialmente nelle partite di Macao, quindi so come affrontarli. Al tempo stesso, questo non significa che non faccia più male scontrarsi col lato peggiore della varianza. A volte mi chiedo perché continui a mettermi in queste situazioni di stress finanziario, visto che ho guadagnato molto ed ho un buon deal di sponsorizzazione".
Anche quest'anno Trickett sarà presente al One Drop
Una domanda che non troppo tempo fa si era posto anche Phil Galfond, ed a cui Sam risponde in questo modo: "Sono ormai dipendente dall'adrenalina che ti dà il giocare ad alti livelli - ammette in modo drammaticamente sincero - penso che non smetterò mai di giocarli, anche perché sono convinto di poter sempre essere vincente".
Nonostante questa sconfinata fiducia nei propri mezzi, in qualche modo rafforzata anche dai fatti, Trickett si ricorda ancora bene quando finì rotto, un'esperienza che non vuole assolutamente ripetere: "So che per quanto possa aver raggiunto oggi, potrei perdere tutto domani - rammenta a se stesso - la gente pensa che cambi tutto quando vinci un sacco di soldi, ma non è così. La paura è ancora lì, assieme allo stress ed alla tensione, ma cerco di trasformare queste sensazioni negative in energia positiva per il mio gioco. Alla fine, per quanto perdere sia terribile, bisogna soltanto continuare ad andare avanti".
Ed anche quando porti sulla carta di identità un nome come il suo, evidentemente non sempre è così facile.