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Poker: soprannomi famosi

Soprannomi e giocatori di poker: i più strani, i più belli e i più azzeccati

Anche nel poker, come nel mondo dello sport professionistico, i giocatori più rappresentativi hanno i loro soprannomi. Etichette che rimangono talmente appiccicate al personaggio da sostituirsi quasi al nome di battesimo: il 'Fenomeno' Ronaldo, 'O Rei' Pelè, 'Magic' Johnson, 'Air' Jordan e potremmo andare avanti all'infinito.

Ma nel poker, quali sono i soprannomi più strani, quelli che si adattano maggiormente ai giocatori ai quali vengono attribuiti e quelli semplicemente più belli?

Possiamo suddividere i soprannomi in diverse categorie. Ci sono i soprannomi geografici, quelli che rimandano alla provenienza del giocatore: 'The Great Dane' Gus Hansen e 'The Flying Dutchman' Marcel Luske sono forse i più catchy in assoluto di questa categoria.

Senza dimenticare 'Amarillo' Slim, 'Texas Dolly' Doyle Brunson e il meno noto John 'Miami' Cernuto. Forse non sapete che anche il grande decano del poker Tom McEvoy ha un soprannome che lo distingue per la sua provenienza: 'Grand Rapids Tom'.

Ci sono poi i soprannomi fisiognomici, quelli che enfatizzano un tratto caratteristico dell'aspetto fisico del giocatore. Jack Straus fu soprannominato 'Treetop' per la sua altezza di oltre 2 metri: si dice che Straus abbia giocato a basket al college, ma non ci sono testimonianze scritte che lo confermino. Per tutti noi, Straus rimarrà quello del famigerato detto 'a chip and a chair'.

Per il loro viso giovanile, e per il fatto di essere esplosi in 'tenera' età nel mondo del poker, Stu Ungar e Daniel Negreanu si sono guadagnati il soprannome di 'ragazzo': semplicemente 'The Kid' il primo, 'Kid Poker' il secondo.

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Tra i più famosi e azzeccati soprannomi in base al look c'è sicuramente quello di Chris 'Jesus' Ferguson: viso oblungo, espressione indecifrabile e soprattutto folta barba e capigliatura lunga liscia, praticamente le esatte sembianze di come viene rappresentato ovunque Gesù Cristo.

Piccola chicca: in realtà Gesù pare che fosse totalmente diverso. Sembra che il figlio di Dio non portasse la barba e avesse i capelli corti, dato che ai tempi un uomo che portava i capelli lunghi veniva dichiarato "indecoroso". Fu solo a partire dal IV secolo che l'immagine di Gesù fu modificata diventando quella 'standard' che siamo abituati a vedere oggi.

Chiusa la parentesi religiosa, passiamo ai soprannomi caratteriali, che descrivono il giocatore per alcuni aspetti del proprio carattere. Qui non possiamo non citare Phil 'The Poker Brat' Hellmuth e Mike 'The Mouth' Matusow, ma anche Barry 'The Robin Hood of Poker' Greenstein, famoso per devolvere in beneficienza le vincite ottenute nei tornei di poker.

Chiudiamo con i soprannomi curiosi, quelli che hanno una storia alle spalle. Il primo da citare è sicuramente 'Devilfish', il soprannome del compianto Dave Ulliot di cui vi abbiamo parlato tempo fa. E poi ancora Greg 'Fossilman' Raymer, Bobby 'The Owl' Baldwin, Erik 'Seiborg' Seidel e Allen 'Clever Piggy' Cunningham.

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