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Ma quanto era forte ai tavoli Telly “Kojak” Savalas? E quanto era dura la sua Poker Face?

Chi ha qualche anno in meno di chi vi scrive, avrà certamente qualche difficoltà a riconoscere il personaggio di cui vi parliamo oggi. 

Magari vi sarà capitato di intravederlo durante qualche pomeriggio passato a casa della vostra nonna intenta a non perdersi una battuta della sua serie preferita, “Kojak”. 

La nascita di un mito

Eh sì, perchè “Kojak” è stata una serie storica ideata, prodotta e girata negli Stati Uniti e arrivata in Italia nella seconda metà degli anni ’70, una sorta di antenato delle serie TV che conosciamo oggi. 

I 118 episodi furono girati tra il 1973 e il 1978 e rappresentarono una sorta di rivoluzione nel palinsesto televisivo di quegli anni, prima alla RAI dal 1976 e poi sulle reti Mediaset negli Anni ’80. 

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Il personaggio principale della serie, il mitico Telly Savalas, passato alla storia per il suo acume investigativo, entrò talmente tanto nel cuore dei telespettatori, che “Kojak” venne riproposto fino allo sfinimento sulle nostre reti e ancora oggi capita di imbattersi in qualche puntata della sua fortunata epopea. 

Oggi una cosa del genere sarebbe improponibile se si pensa che siamo arrivati a piattaforme come Netflix che ti propongono migliaia di titoli sempre disponibili, ma allora bisognava accontentarsi. 

Il lecca lecca al posto delle sigarette

Kojak al tavolo (Photo by CBS via Getty Images)

Il buon Savalas fu costretto a sostituire il fumo delle amate sigarette con il suo inseparabile lecca lecca rotondo a partire dalle stagioni successive alla prima, visto che in quegli anni la pubblicità per il tabacco subì delle forti limitazioni negli USA. 

La cosa può sembrare futile, ma a livello di impatto visivo questo passaggio “salutista” creò un po’ di smarrimento tra il pubblico.

 

La passione per i Casinò

A parte queste sfumature, Telly era molto più vicino al nostro mondo di quanto si possa immaginare. 

Già prima di diventare famoso, Savalas aveva una certa dimestichezza tra i Casinò statunitensi, anche e soprattutto grazie alla sua passione per il poker. 

All’epoca, parliamo della parte finale del secolo scorso, il No Limit Hold’Em era ancora un miraggio e tra le amicizie di Savalas spiccavano il futuro magnate dei Casinò americani, Benny Binion e il primo vincitore delle WSOP, Johnny Moss. 

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Provate a bluffarlo!

Il protagonista di “Kojak” ha centrato anche alcuni piazzamenti alle World Series Of Poker, tra cui spicca un buon terzo posto al Limit 7 Card Stud Hi/Lo da $1.000 di iscrizione che, nell’estate del 1985 gli fruttò $14.900. 

In alcuni forum del settore si parla di lui come di un giocatore mediocre, tutto sommato nella norma, ma se vogliamo fare i paragoni coi tempi moderni, i veri campioni all’epoca si contavano sulle dita di una mano. 

Purtroppo, Telly Savalas non ha conosciuto il poker moderno, quello esploso all’inizio del nuovo millennio. 

Scomparso nel 1994 all’età di 72 anni, Telly ha rappresentato il classico esempio di come si possa vivere una vita completa coniugando gioco e professione. 

Ma poi… Che incredibile Poker Face aveva il buon Telly? 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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