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Sfida high stakes a Las Vegas tra Tom Dwan e il campione del Main Event John Cynn

Raramente un campione del Main Event WSOP è riuscito ad avere lo stesso successo ottenuto nei tornei anche nel cash game high stakes. Gente come Peter Eastgate e Jamie Gold sono la dimostrazione vivente che vincere un torneo di poker, per quanto ricchissimo e prestigioso, sia ben diverso dal sedersi al tavolo degli squali di Las Vegas con milioni di dollari sul tavolo.

Per questo motivo, il campione del 2017 Scott Blumstein aveva subito messo in chiaro che non avrebbe giocato ai tavoli nosebleed (live o online). Una decisione che il suo successore non ha condiviso.


John Cynn, dal Main Event al tavolo high stakes con “durrrr”

Il campione del mondo del 2018 è John Cynn, professionista americano 34enne che quest’estate ha incassato 8.8 milioni di dollari e ha portato a casa il braccialetto più prestigioso di tutti. Non si conosce molto sulla sua carriera, né tanto meno sulle sua abilità nel cash game, ma rispetto a Blumstein ha deciso subito di sedersi ai tavoli high stakes di Las Vegas.

Da diversi mesi Cynn gioca nell’Ivey’s Room dell’Aria Casino e recentemente ha anche avuto modo di scontrarsi con una delle leggende del cash game: Tom Dwan. L’ex prodigio del poker online si trova infatti a Sin City e non ha perso occasione per sfidare il campione del Main Event WSOP.

A testimoniare l’incontro ci ha pensato Jean-Robert Bellande, che organizza la partita nosebleed dell’Aria e decide chi può sedersi al tavolo e chi no (circostanza che ha suscitato numerose polemiche in passato: la partita è a tutti gli effetti privata, pur essendo in un casinò pubblico). Su Twitter, “Broke Living” ha postato una foto che ritrae Tom Dwan al tavolo. Al suo fianco c’è Jason Koon e poco più in là John Cynn.

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La preoccupazione dei fan di Tom Dwan

Tom Dwan appare sorridente nell’immagine anche se numerosi suoi fans si sono dimostrati preoccupati per l’aspetto stanco e trasandato del professionista originario del New Jersey, che si è anche fatto male alla mano recentemente (nella foto si intravede una fasciatura). Tra chi lo ha definito un “vampiro“, chi ha detto che sembra “Voldemort con i capelli” e chi gli ha suggerito di riposarsi e dormire ogni tanto, il post di  Bellande è stato inondato da centinaia di messaggi da parte di appassionati di poker di tutto il mondo.

Altri, invece, hanno fatto notare che lo stack di “durrrr” era di “soli” $250.000, briciole per uno abituato a giocare nelle partite asiatiche, ovvero le più alte al mondo. Altri ancora si sono chiesti se questo ritorno a Las Vegas sia definitivo in vista del matrimonio con Bianca Rosso, come già si vocifera da tempo.

Quando si parla di Tom Dwan, certezze non ce ne sono. Sicuramente, però, è sempre un piacere rivedere al tavolo una delle leggende di questo gioco. Un giocatore capace di far innamorare migliaia di persone al poker grazie ai suoi indimenticabili bluff.

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