Poker online
Se foste miliardari, cedereste alla lusinga di acquistare una vostra squadra di calcio? Di certo è quello che ha fatto Tony Bloom, e non a caso: giocatore di poker della prima ora, l'inglese è soprattutto noto per essere stato uno scommettitore sportivo di successo, e proprio grazie al calcio.
La sua storia è per certi aspetti simile a quella di Haralabos Voulgaris, ma con risultati perfino maggiori.
Una passione, quella per le scommesse, che lui stesso racconta di aver scoperto molto presto, sulle orme di quello che era il suo nonno paterno: "Era molto interessato al calcio ed adorava scommettere, ma a differenza di me non ha mai ottenuto grande successo".
Mentre si laurea a Manchester in matematica comincia già a scommettere ottenendo i primi risultati, ma senza farne una vera occupazione.
La sua vita cambia quando conosce Victor Chandler, uno dei bookmaker più famosi al mondo che lo introduce ad un tipo di giocata allora pressoché sconosciuto: il cosiddetto handicap asiatico.
"Al di fuori dell'Asia, fui tra i primi ad interessarmene in modo approfondito, lavorando in Thailandia per sette mesi e quindi a Gibilterra per sette anni". E costruendo man mano un impero.
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Il poker quindi per lui è sempre stato soltanto un hobby, fin dal suo primo in the money alle WSOP, avvenuto nel 1994. Tuttavia "The Lizard" - soprannome affibbiatogli da un amico convinto che avesse sangue di alligatore nelle vene - negli anni ha vinto ai tavoli da poker 3.500.000 $, soprattutto grazie a tornei Super High Roller giocati durante l'Aussie Millions.
Cifra importante ma minuscola al tempo stesso, se paragonata a quella investita nella sua squadra di calcio, l'FC Brighton, che milita nella serie B inglese e per cui ha fatto costruire uno stadio da 30.000 posti inaugurato nel 2011: quest'investimento, da solo, gli è costato 93 milioni di sterline.
Un personaggio insomma tanto poco noto quanto singolare, che sicuramente qualsiasi cifra ci sia nel piatto money scared non lo è di certo.
