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Aveva sottratto 350.000£ all’azienda per giocare a poker online, ma riesce a evitare il carcere

Aveva sottratto molti soldi all’azienda di cui era contabile, per giocare a poker online, perdendone peraltro la gran parte. Tuttavia l’inglese Natalie Saul è riuscita ad evitare la galera, grazie a una sentenza che farà discutere.

37 anni e un figlio, Natalie Saul lavorava da tempo come capo contabile per la Idio, azienda di software con sede a Londra. Ma dal marzo 2015 al dicembre 2016, la Saul l’ha combinata davvero grossa. La donna ha iniziato a sottrarre denaro dai conti dell’azienda, tramite l’emissione di fatture false. Approfittando del proprio ruolo e della ampia libertà di cui godeva, la donna creava una fattura intestandola al proprio conto personale, la incassava e quindi ne cambiava l’intestazione in seguito prima di archiviarla.

La cosa è andata avanti circa un anno e mezzo, quando Natalie è entrata in maternità. Ovviamente il capo contabile che l’ha sostituita non ha impiegato molto ad accorgersi della truffa: più di 400 fatture false per 350.000£ (380.000€ al cambio attuale, ndr) illecitamente sottratti all’azienda!

Con il denaro incassato la Saul ha giocato a poker online, ma l’abilità nel truffare i suoi datori di lavoro era certamente maggiore rispetto a quella ai tavoli verdi, dove Natalie ha perso gran parte dei soldi (250mila sterline).

Il destino della donna pareva segnato, con le patrie galere pronte ad accoglierla per qualche anno, ma durante il dibattimento di primo grado presso la Crown Court è accaduto qualcosa di insolito. La legale della donna, Lucie Daniels, ha convinto la giudice Catherine Newman a tornare sui suoi passi.

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Così, da una sentenza di 3 anni e 4 mesi di detenzione, si è passati a 2 anni ma con pena sospesa, oltre a 250 ore di servizi sociali. La motivazione starebbe nel fatto che la donna non rappresenta un vero e proprio profilo criminale, anzi è sempre stata una cittadina modello, impegnata anche nel sociale. Delinquere, in poche parole, non sarebbe da lei.

La Saul, secondo il suo avvocato, sarebbe rimasta molto scossa dalla perdita della nonna, avvenuta nel 2013. Una motivazione che, insieme al profilo precedente della donna, pare sia bastata a mitigare una sentenza che farà comunque discutere.

La stessa giudice Newman ne è consapevole: “Mi rendo conto che la sentenza potrà apparire come troppo indulgente e che magari verrà appellata. Ma si tratta di un caso del tutto eccezionale e sono pienamente consapevole dei rischi che mi sto prendendo”, ha detto il magistrato di fronte all’imputata, scoppiata in lacrime dopo la lettura della sentenza.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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