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Tuan Le e l'esordio nel cash game: da 500$ a 800.000$ in pochi giorni

Tuan Le è un professionista statunitense con una carriera "mediatica" contraddistinta da due momenti ben precisi e distanti l'uno dall'altro: il primo a cavallo tra il 2004 e il 2005, quando vinse due tornei del WPT consecutivi e portò a casa più di 4.3 milioni di dollari; il secondo appena pochi mesi fa, quando riuscì in un altro clamoroso back to back conquistando per il secondo anno di fila il braccialetto WSOP nel torneo di Deuce-to-Seven da 10.000$ di buy-in.

In mezzo ai due exploit ci sono quasi dieci anni, un periodo di tempo nel quale Le ha continuato a grindare il cash game high stakes con successo, pur rimanendo lontano dalle luci della ribalta. Nonostante il suo carattere schivo, il professionista da 5.5 milioni di dollari vinti negli MTT live ha deciso di ripercorrere la sua carriera in un'intervista su Cardplayer.com, nella quale ha svelato alcuni retroscena molto interessanti.

Il primo riguarda il suo ingresso nel mondo del poker, avvenuto abbastanza tardi e caratterizzato da una run senza precedenti. Tuan aveva 22 anni, si era appena laureato e non aveva idea di cosa fosse l'Hold'em. "Quando andavo al college dicevo a tutti che il mio idolo era Larry Flynt", ricorda. "Così un giorno mi suggerirono di andare a incontrarlo nel suo nuovo Hustler Casino in Gardena, California. Giunto sul posto, lo vidi giocare a poker lanciando chip da 1.000$ in mezzo al tavolo. Guardandolo mi chiesi che razza di gioco fosse visto che si potevano guardare le carte prima di agire".

Osservando il suo idolo al tavolo per l'intera giornata, Le scopre il Limit Hold'em e il giorno successivo decide di mettersi alla prova: "Avevo messo da parte un po' di soldi guadagnati con un lavoretto part-time e così mi sono seduto al Limit 20$-40$ con 500$, una piccola pila di fiches. Ero davvero così stupido. Non davo valore ai soldi all'epoca ma riuscii a battere tutti. Non perché fossi bravo, ma solo perché ero incredibilmente fortunato".

Tuan racconta di aver trasformato i 500$ in 10.000$ nel corso di qualche ora. Successivamente decise di sedersi a un tavolo con limiti più alti raggiungendo quota 40.000$. Due noti professionisti come Eric Drache e Barry Greenstein lo notarono e fiutando la sua scarsa esperienza lo invitarono a una delle partite più esclusive dell'epoca: l'home game del suo mito Larry Flynt.

In quel caso si giocava agli Stud Games, con blinds fissati in 1.500$/3.000$. Tuan Le non aveva la minima idea di come si giocasse, eppure riuscì a vincere cifre pazzesche: "Non avevo mai giocato una mano di Stud in vita mia prima di allora. Nonostante ciò, riuscii a salire fino a 800.000$ in pochi giorni. Senza ombra di dubbio fui fortunatissimo perché vinsi per circa quattro mesi di fila. Poi ovviamente andai broke, perché non ero più forte dei miei avversari".

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Dopo la vittoria del secondo braccialetto nel 2-7
Dopo la vittoria del secondo braccialetto nel 2-7

Un saliscendi memorabile, che comunque non rappresenta l'unica storia incredibile nella sua carriera. Dopo essersi ricostruito un bankroll nel cash game con grande disciplina ed essere diventato un regular del Foxwoods, il professionista 25enne decise di iscriversi al Main Event del World Poker Tour che faceva tappa proprio nel "suo" casinò. Nonostante non fosse un torneista, si mise alle spalle 673 avversari e vinse il torneo per 1.57 milioni di dollari.

Grazie a quel successo ricevette anche l'ingresso gratuito al WPT World Championship dal buy-in di 25.000$. Le non aveva alcuna intenzione di giocarlo, proprio perché il suo main game era il cash game. "Chiesi agli organizzatori di darmi 25.000$ al posto del ticket", racconta oggi, dieci anni dopo. "Ma loro dissero che non potevano darmi i soldi. Così mi sono detto, 'va bene, giochiamolo e diamo il massimo'. Alla fine ho vinto anche quello".

Grazie al doppio successo nel giro di pochi mesi Tuan Le incassò oltre 4.3 milioni di dollari. Poi dieci anni di anonimato fino alla vittoria del Championship di Deuce-to-Seven sia nel 2014 che nel 2015. Oggi gioca ancora a poker per vivere ma con l'esperienza che ha maturato ha ben compreso che per portare avanti questa carriera, certe gamblate devono restare dei semplici aneddoti del passato...

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