Vai al contenuto

Valore Disatteso: #13 – Grinding

“Neanche più l’ingorgo sulla strada che riporta a Roma dal mare il giorno di Pasquetta riusciamo a fare”. Nuvole grigio-niente, basse e inutili si radunano come macchine nel traffico, gonfie di pioggia incerta e fastidiosa, dove finisce la Roma-Civitavecchia e ricomincia l’Aurelia e sei quasi a Roma, quasi a casa. Ma le macchine, sotto l’ingorgo di nuvole grigio-lamiera, non ci sono, ce ne sono poche. Niente famigliole al rientro da un pranzo a Tarquinia, a Cerveteri, qualche ora la mattina ad aspettare che i bambini giochino tra la claustrofobia dei tumuli etruschi, pasta-salame-vino rosso, la radio accesa al ritorno.


Niente, non c’è nessuno quest’anno, neanche all’orario di punta, e in macchina serpeggia un paradossale risentimento. Come se dispiacesse non essere fermi nel tradizionale traffico di Pasquetta, come fosse una delusione. A breve qualcuno dirà “è la crisi”, qualcun altro “anche questo è un lusso”, almeno i tradizionali luoghi comuni non possiamo davvero farceli mancare.

Sono rientrato a Roma e adesso, inutile girarci intorno, c’è da grindare. Mettiamo le cose in chiaro, io non sono un buon grinder: mi stanco, mi annoio, non faccio i compiti (review costante, analisi dei reg avversari), prendo giorni di pausa abbastanza immotivati. Quando riesco a grindare tanto e bene c’è generalmente dietro qualche motivo secondario, tipo grosse spese appena fatte o imminenti, progetti di vacanze che mi allontaneranno a lungo dai tavoli e necessità di compensare ora, un senso di responsabilità per “tutti quelli che blablabla”.

In pratica il più grande motore del mio volume di gioco è il senso di colpa, sono convinto che se fossi una persona più equilibrata sarei sostanzialmente disoccupato. Comunque sia, per fortuna in questo momento i requisiti sembrano essere tutti soddisfatti, tra spese, lunghi viaggi alle porte e una vaga convinzione che è “giusto” che io faccia il mio lavoro con impegno (come se cambiasse qualcosa a qualcuno se lo faccio o meno). Perciò si grinda sul serio ora.

In virtù di questo evento ai limiti del mitologico ho deciso di condividere un paio di spunti sulla mia personalissima attività di grinder, magari qualcuno ci trova qualcosa di utile (tipo ci si fa una risata sopra e continua per la sua strada, cosa che suggerisco sentitamente). Mi rendo conto che, ahimè, questo vuol dire parlare di poker per un po’, cosa che in genere non faccio. Lo so. È andata così, che ci vuoi fare.

1. Piantatela di giudicare. A prescindere da essere una cosa sensata nella vita in genere, credo che a poker questo consiglio possa già da solo valere quanto qualche ora di coaching (modestia). Smettetela di giudicare questo o quel reg scarsissimo e meravigliarvi del perché non va broke ogni volta che gli vedete fare una cosa “brutta” o gli trovate un (presunto) leak. Ci avete giocato, quanto?, 4k mani insieme e già siete convinti di aver capito che è un giocatore scarso?

Nella mia carriera (parole grosse) sono abbastanza convinto di aver avuto blocchi di 4k mani in cui non avrei battuto il NL25 di .it, probabilmente anche blocchi di 4k mani (con tanta run di mezzo) in cui avrei fatto sfracelli al 10/20 di .com. Non conoscete i vostri avversari. Conoscete il modo in cui stanno giocando, come stanno aggiustando, a volte come riflettono su alcuni spot. Magari fanno cose stupide al turn nei loro 3bettati, ma sono molto più forti di voi a giocare concentrati e quittare subito sessione se perdono focus. Tra le due skill è circa venti volte più importante la seconda. Eppure voi li giudicate scarsi.

Discorso a parte per chi giudica reg contro i quali non ha mai giocato, magari railandoli un’oretta o sentendo il parere di altri reg condizionati dalla run e dalla loro stessa fretta nel giudicare. C’è un posto speciale all’inferno per questi qua. Comunque sia, piantatela di giudicare, e non per umano spirito di solidarietà, ma perché farete più soldi. Amen.

2. Autoesame psicofisico. Prima di ogni sessione mi prendo circa un minuto per valutare il mio stato di salute (principalmente sonno/fame) e il mio stato mentale (sono influenzato da risultati positivi o negativi recenti? Sono arrabbiato con qualcuno? La pioggia mi rende triste?); se non sono perfettamente a posto chiudo la lobby della poker room e mi sento come se avessi vinto 10 stack in sessione. True story.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

3. Quali sono le cose importanti? Su questo punto non ho intenzione di dare indicazioni estensive, perché… perché no. Ma penso sia veramente cruciale, perciò lo indico e lascio a chi vuole il consiglio di ragionarci un po’. Arrivare a capire cosa è realmente importante in una sessione e nel gioco e cosa, malgrado sembri interessantissimo e pieno di conseguenze di strabiliante rilievo, è tutto sommato abbastanza insignificante è una skill jedi di valore indescrivibile. Ha qualcosa a che fare con la giusta prospettiva, con l’ottimizzazione del proprio tempo e dei propri sforzi e con il valore economico della propria concentrazione. Quando lavorate sul vostro gioco cercate di dedicare sempre un po’ di tempo alla messa a fuoco di cosa conta davvero e cosa no, di cosa vale veramente la pena di affrontare con attenzione e di cosa è soltanto un miraggio tecnico sul quale ci illudiamo di avere controllo. Lo so, è un consiglio sibillino, me ne scuso.

4. Brag? Questo è un discorso personale e, onestamente, delicato. Faccio veramente fatica a capire la necessità che hanno la stragrande maggioranza dei giocatori di esporre i lori risultati con fierezza. Eppure lo fanno in tanti e tante persone che stimo moltissimo (come giocatori e a livello umano), perciò devo per forza di cose credere che la mia sia una crociata personale e senza particolare validità. Ovviamente ognuno fa come gli pare, liberissimi, ma ultimamente sono sempre più convinto dell’importanza (almeno per me) della mia scelta. Semplicemente, non vedrete mai un mio grafico in giro.
Questo mi espone a due conseguenze potenzialmente negative: 1) chiunque è libero di malignare che sono: broke, scarso, adoratore di Satana, Batman. 2) rinuncio a qualcuno dei vantaggi della e-fame di superduro da forum. Credo di poterle sopportare entrambe.

C’è da grindare ora, bisogna lavorare,impegnarsi per sentirsi meno in colpa a Barcellona la settimana prossima, chissà dove il mese prossimo. Mi sentirò in colpa lo stesso. E, se mi conosco un po’, probabilmente neanche mi impegnerò granché adesso. Però i propositi sono buoni, già è qualcosa.

[Dario] è uno scrittore, professional poker player e coach di Pokermagia

seguilo anche sui social network!

Licenza Creative Commons
Quest’ opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI