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Vince Van Patten: "I film sul poker? Finora hanno mancato il bersaglio"

Vince Van Patten non è un personaggio a cui gli italiani sono molto legati, nonostante sia un'icona del World Poker Tour - il primo circuito a venire trasmesso sulle reti italiane - fin dalla prima stagione.

Ma al tempo lo show, trasmesso da SportItalia, era commentato in italiano da Alberto Franceschini e Maurizio Cavalli, quindi il commento originale di Mike Sexton e dello stesso Van Patten non è praticamente mai giunto al nostro orecchio.

Negli stati uniti, il biondo host è però una discreta celebrità, sia per il suo passato da tennista professionista che - soprattutto - per essere figlio di Dick Van Patten, noto anche da noi come protagonista della popolare serie degli anni '70 "La famiglia Bradford". E proprio il padre fu decisivo nel trasmettere a Vince la passione per il poker fin dalla giovanissima età, come ricorda egli stesso in una recente intervista apparsa su Card Player.

In questa occasione Van Patten, che oltre ad essere ex tennista, host e attore televisivo è anche scrittore e sceneggiatore, rivela di stare scrivendo un copione per un film sul poker, in uscita nel prossimo maggio. "Si tratta di una commedia sul mondo del gioco e sui personaggi che vi circolano dentro. Per me è un progetto fantastico, basato su eventi realmente accaduti e ambientato nella Los Angeles degli High Roller, con le loro folli puntate. I personaggi sono questi stravaganti, eccessivi individui che incontriamo spesso nel nostro mondo", racconta Van Patten che poi rivela la partecipazione di diversi poker pro a questo film, che vedrà l'attore e regista Garry Marshall come produttore esecutivo.

Stuzzicato sull'argomento, Van Patten sferra quindi una dura critica ai film sul poker come sono stati concepiti fino ad oggi, salvando di fatto solo due pellicole: Cincinnati Kid ("un grandissimo film") e il popolarissimo Rounders ("un buon lavoro"). Il resto è da buttare o poco più. secondo Van Patten, per colpa delle produzioni ma anche di un argomento non semplice da trattare.

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"Fare un film sul poker è impresa molto dura, perchè è molto difficile parlarne in maniera accurata e rimanere interessante per il grande pubblico", dice Vince che spiega in cosa si differenzierà il suo progetto: "se ti soffermi troppo sulle mani rischi di perdere pubblico, ed è per questo che il mio film si concentrerà sui personaggi."

In generale, secondo Vince Van Patten, i film sul poker fino ad oggi hanno "mancato completamente il bersaglio". Ci riuscirà lui?

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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