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WSOP, pazza bolla: 10k$ alla carta più alta e la "sciacallata" dell'anno

wsop-banner-1"Salviamo la bolla?" è una frase sentita più e più volte durante i tornei di poker live italiani, ed è anche una delle cose più demenziali che si possano immaginare.

In buona sostanza funziona così: ponendo il caso di essere rimasti in 37 con 36 premi previsti, si cerca di accordarsi per spalmare il montepremi e andare così tutti itm, in modo da evitare ad uno "sfortunato" lo smacco di uscire in bolla. A volte si cerca di spalmare il payout togliendo qualcosa ai primi premi, altre volte sono gli stessi giocatori ad autotassarsi per questa autentica follia.

Sì, è una follia nata dal mito della "bandierina", il puro orgoglio di andare a premio. Poi magari ci si deve accontentare di prendere 500€ per un torneo da 500€, che però tra alloggio e spese varie ci è già costato almeno il doppio. Inoltre, la cosa più demenziale di tutte è che così facendo ci sarebbe sempre la possibilità di salvare un posto in più, perchè se si riesce ad andare a premi in 37 allora è il 38esimo che deve accollarsi lo smacco di una uscita in bolla, anche se postuma... E così via.

10.000$ ALLA CARTA PIÙ ALTA

Al di là di alcune insane abitudini del poker di casa nostra, quanto è accaduto la notte scorsa al WSOP Main Event di Las Vegas è davvero insolito. Per tradizione, l'uomo bolla del Main Event riceve in omaggio un ticket per il Main dell'anno successivo, offerto da uno sponsor. Anche alle WSOP, quindi, il più infelice di tutti è colui/colei che esce immediatamente prima del bubble boy. Ma quest'anno le cose sono andate in maniera ancora più rocambolesca...

Con 1002 giocatori rimasti per soli 1000 itm previsti, il direttore Jack Effel ha già annunciato il fatidico "hand-for-hand". La prima mano fila via liscia, ma nella seconda ci sono due allin+call su altrettanti tavoli.

Nel primo, il tedesco Jonas Lauck si ritrova ai resti sul river k 5 4 10 a , dopo avere aperto e chiamato la 3-bet preflop di Samuel Gagnon, quindi ancora call al flop sulla c-bet a 16500 dell'avversario, e call anche sul turn sul nuovo proiettile da 37000 del rivale, rimanendo con appena 70mila dietro. Sul river Gaugnon lo mette ai resti e, dopo lunga riflessione, il tedesco chiama, mostrando un enigmatico a q e perdendo dai q j dell'avversario.

Contemporaneamente, a un altro tavolo c'è il fold generale fino allo small blind, dove siede Josh Ladines che decide di mettere ai resti Roy Daud, che siede sul big blind con circa 60mila chips (ovvero 20 grandi bui) e spizza le sue carte. La prima è un 5, la seconda anche: call!
Ladines non gira nulla di meglio di 75 off, ma il suo 30% di chance si materializza nel modo più inatteso e crudele per il povero Daud: board K 9 4 K 9, e la coppia di 5 di Roy viene "counterfeitata", vanificata dal board.

LA BOLLA NELLA BOLLA

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Ci sarebbero dunque due eliminazioni contemporanee. In questi casi la direzione decide di affidarsi alla sorte, per determinare chi dei due sia il bubble-man ufficiale e dunque chi si aggiudichi il ticket da 10.000$ per il prossimo anno. Si va pertanto alla carta più alta: Daud riceve un j , Lauck solo un 7 e quindi deve salutare anche il premio di consolazione.

Poco male per lui, che già a queste WSOP aveva centrato un tavolo finale da 92mila dollari e vanta vincite live per oltre 1,1 milioni.

Jonas Lauck, il "vero" uomo bolla del WSOP Main Event 2015
Jonas Lauck, il "vero" uomo bolla del WSOP Main Event 2015

LA "SCIACALLATA" DELL'ANNO

Ma mentre i due si contendevano il ticket alla carta più alta, qualche metro più avanti c'era qualcuno ancora più felice: è Tony Lategano, il quale passa indenne la seconda mano dell'hand-4-hand, che lo vedeva foldare sul big blind con 2.000 chips residue. Ciò significa che, nel caso in cui la bolla non fosse scoppiata, lui si sarebbe ritrovato in allin automatico, dovendo spendere tutta la sua rimanenza per pagare l'ante (500) e lo small blind (1.500). Così accade ovviamente, ma con la certezza di avere garantiti almeno 15.000$.

Come va a finire? Che Tony vince il colpo quasi quadruplicando il suo stack, e riuscendo poi a guadagnarsi persino il day 4, al quale si presenterà con una busta da 85.000 - insperatissime - chips. Ditemi voi se questo non è il gioco più bello al mondo...

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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