La maggior parte di coloro che hanno giocato almeno una volta su Full Tilt Poker vi dirà che non esiste una poker room con un software migliore. Prima del Black Friday, infatti, questa piattaforma poteva vantare la maggior velocità di esecuzione ai tavoli, una grafica semplicemente perfetta e soprattutto la possibilità di personalizzare in tantissimi modi l'esperienza di gioco, tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello visivo (gli avatar, nella fattispecie quelli personalizzati, diventarono un marchio di fabbrica della poker room).
Se Full Tilt Poker poteva contare su un bacino di utenza estremamente importante, in grado di tenere testa se non addirittura superare quello di Pokerstars, era anche merito di quel software passato alla storia come il migliore dei suoi tempi. Dopo l'acquisizione da parte della room dell'Isola di Man, le due piattaforme sono diventate molto simili anche se il software di Full Tilt è rimasto quello più entertaining, un fattore che ha spinto la proprietà a tentare l'approdo su Steam.
Per chi non lo sapesse, Steam è una delle più grandi piattaforme di videogames al mondo ed è proprio qui che è stato lanciato un sondaggio per sapere se l'utenza gradirebbe giocare su Full Tilt Poker tramite l'apposita app, ovviamente a soldi finti. La mossa può sembrare incomprensibile a prima vista: perché qualcuno dovrebbe voler giocare a poker play money su Steam? In realtà la strategia di Amaya è piuttosto chiara ed è già stata intuita da diversi utenti su Twoplustwo: Steam ha un bacino di utenza enorme, che comprende soprattutto ragazzi under 30. Riuscire ad offrire il poker online su questo mercato significa offrire il proprio prodotto a decine di migliaia di giocatori potenzialmente interessati al poker a soldi veri e rientra perfettamente nella nuova filosofia della poker room.
D'altronde, offrire l'opportunità di giocare a soldi finti può essere un ottimo modo per consentire a un neofita del poker di appassionarsi al gioco, senza dover rischiare nemmeno un centesimo. Se poi questa operazione si può fare su una piattaforma di gaming che conta milioni di utenti, allora è facile comprendere che se anche una piccolissima percentuale di loro dovesse decidere di passare ai soldi veri, si tratterebbe di un aumento importante nel traffico.
Il dubbio che resta è se un appassionato di gaming possa essere interessato al poker online, e anche se il video di presentazione di Full Tilt mette in risalto proprio quelle caratteristiche del software che lo rendono simile a un videogame (gli avatar, ad esempio), non è detto che tra questi due mondi ci possano essere dei forti punti in comune. Proprio per questo motivo, prima di lanciarsi sul mercato, Full Tilt ha proposto un sondaggio e solo in base all'interesse suscitato verrà deciso se intraprendere questa strada oppure concentrarsi su altri mercati.
Questo il video per presentare Full Tilt Poker su Steam:
