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Login riconoscimento facciale poker online anti multiaccount

La rivoluzione tecnologica per un poker online più sicuro? È possibile già oggi

La prima volta che sentii parlare di multiaccount era verso la fine del 2011, ovvero poco più di 10 anni fa. Già allora si capiva che trattavasi di una potenziale piaga per il poker online, ma le possibili soluzioni non erano semplici. Bannare i giocatori truffaldini dalla poker room è la via obbligata, anche se poi i manigoldi trovano il modo di rientrare dalla finestra dopo essere stati cacciati dalla porta. In altre parole, un multiaccounter riesce a trovare sempre una nuova identità fittizia (di persona esistente e con codice fiscale attivo) con cui continuare a giocare nonostante il ban.

Il riconoscimento facciale contro il multiaccount: perché ieri no…

Questo era noto dall’inizio, così come fin dal principio fu proposto l’unico modo pressoché definitivo di tagliare alla base il problema multiaccount: il login tramite webcam. Tuttavia, al tempo in cui fu proposta la tecnologia era ancora piuttosto indietro, sia come sviluppo che come diffusione. Aggiungere le webcam a un client di poker sarebbe stato insostenibile al tempo, per la ram media di tutti i computer. Inoltre, intorno al 2011-2012 il gioco via mobile era decisamente residuale.

…e perché oggi sì

Oggi però il panorama è mutato in maniera nettissima. La tecnologia di riconoscimento facciale ha fatto passi da gigante, in primis grazie al progresso nella dotazione di base degli smartphone. Inoltre quella da device mobile risulta oggi nettamente la modalità di accesso preferenziale. Lo è a larghissima maggioranza per gli utenti amatoriali di poker online, mentre i grinder per ovvie ragioni continuano a prediligere i laptop. Ad ogni modo l’aspetto più importante è che oggi, qualora si volesse, adottare il riconoscimento facciale come metodo di accertamento dell’identità di un account sarebbe sicuramente possibile.

Risolverebbe tutto? No, ma sarebbe un deterrente fondamentale per scoraggiare alcuni tra i comportamenti illeciti più diffusi. Il riconoscimento facciale potrebbe anche servire per verifiche a sorpresa durante la sessione di gioco, in casi particolari. Potremmo pensare a un final table importante, oppure a situazioni di alert derivanti da giocate particolari, da segnalazioni ricevute o dalla presenza contemporanea di giocatori con precedenti.

L’aspetto chiave è la diffusione su larga scala di tale tecnologia, visto che ormai al giorno d’oggi chiunque possiede uno smartphone dotato di riconoscimento facciale, applicato sui più svariati usi (app bancarie, Spid, firme digitali etc) E più tempo passa, più il progresso permetterà una diffusione capillare di tecnologie sempre più avanzate.

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Login via webcam è la via, anche contro i bot

Mentre scriviamo il login tramite riconoscimento facciale è attivo su gran parte degli operatori legali attivi in Italia: PokerStars.it, le room del circuito iPoker, PartyPoker.it. Dunque in tali room sarebbe possibile implementare degli standard che taglino fuori multiaccounter e bot, ma anche in grado di arginare fenomeni come quello del ghosting. Vediamo come.

Il riconoscimento facciale obbligatorio metterebbe fine a certe ridicole abitudini dei multiaccounter, che spesso aggirano un ban ricevuto aprendo conti a nome di amici o parenti. E certo non sarebbe semplice, costringere lo zio 84enne a presentarsi davanti alla webcam per una verifica dell’identità alle 3 e mezza del mattino. Allo stesso modo il riconoscimento facciale sarebbe una pietra tombale sul fenomeno dei bot, ancora piuttosto diffuso ad ogni latitudine del poker online.

Dove invece anche il riconoscimento facciale potrebbe non essere risolutivo è nelle pratiche degli account condivisi e dei “giochi di squadra”, poiché a quel punto sarebbe relativamente più semplice superare i controlli, se il proprietario dell’account è effettivamente presente anche se ci stanno giocando in 14. Tuttavia, anche per quello, arriveranno le contromisure adatte. L’importante è non smettere di credere in un poker pulito, perché in caso contrario la morte di questo gioco sarebbe vicina.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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